OLTRE IN 5 MILA A PESCARA, CORTEI A L'AQUILA, SULMONA E LANCIANO, ''LE AZIENDE SONO RESPONSABILI DEL 70 PER CENTO DELLE EMISSIONI, E TRATTANO IL PIANETA COME UNA FONTE INESAURIBILE DI RISORSE''

FRIDAYS FOR FUTURE, IN MIGLIAIA IN ABRUZZO PER DIRE ‘NO’ AL SURRISCALDAMENTO GLOBALE

27 Settembre 2019 11:54

Regione - Cronaca

PESCARA –  Oltre 5 mila studenti, di cui molti provenienti da fuori regione e arrivati a Pescara con decine di pullman, e giovani attivisti di Fridays For Future Pescara, hanno dando vita questa mattina al Terzo sciopero globale per il clima, rispondendo alle istanze nazionali ed internazionali, per una settimana di mobilitazione.

Più di mille studenti insieme al resto della città hanno invaso stamattina anche le strade di Sulmona. Successo anche per le manifestazioni di Lanciano e L'Aquila.

In Italia, hanno superato il milione i partecipanti ai cortei. Il dato fornito da Gianfranco Mascia di Friday For Future. “Sono duecentomila a Roma – ha spiegato – la piazza più partecipata, seguita da Milano con 150 mila. A Napoli sono circa 80 mila, 50 mila a Firenze, 20 mila a Torino e Bologna e 10 mila a Palermo e Bari”

Tantissimi gli striscioni esposti dai ragazzi che chiedono risposte serie e concrete ai governanti per non far soffocare il pianeta.

Il lungo corteo di Pescara, partito dalla zona della Madonnina, si è concluso in piazza della Rinascita.





“Dalle scuole all'Università ci dicono bugie. Noi non ci stiamo. Dobbiamo risponderemo alle false verità. Non ci fermeremo davanti ai negazionisti, a chi ci racconta bugie su riscaldamento globale, sull'innalzamento delle acque degli oceani e allo scioglimento dei ghiacciai”, è stato detto sul palco di piazza della Rinascita

I manifestanti hanno criticato poi le varie amministrazioni comunali di Pescara che si sono sempre dette ecologiste e che invece si sono contraddistinte “per politiche di 'green washing'”. 

“Dopo le trivelle – aggiungono – si parla di aumentare la dipendenza dalle fonti fossili con il gasdotto SNAM. Gli accordi di Parigi, sostengono, sono solo un teatrino mediatico con i potenti del mondo che si mascherano da paladini dell'ambiente, proponendo obiettivi che non hanno alcuna intenzione di rispettare; le aziende sono responsabili del 70% delle emissioni industriali globali, e trattano il pianeta come una fonte inesauribile di risorse”. 

Sulla manifestazione ha inviato una nota anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci.

“Una giornata segnata dal colore verde, quella che ha visto scendere in piazza i ragazzi di tutto il Mondo – ha affermato-. L'onda verde che si è riversata nelle strade per la terza edizione dei Fridays for future ha toccato anche Pescara ma non ha colto di sorpresa l’amministrazione comunale che all’ambiente riserva un occhio particolare nelle sue linee di mandato. Nelle linee programmatiche di mandato, il progetto di rilancio della città di Pescara vede i cittadini epicentro di una nuova economia totalmente eco – sostenibile. Useremo tutti i sistemi più innovativi legati alle smart land e continueremo ad affrontare i problemi dell’ambiente urbano partendo dal tema del verde, che è l’elemento fondativo del sistema di spazi che possono consentire alla città una rigenerazione ecologica dell’ambiente”.

Al centro delle manifestazioni di L'Aquila e Sulmona la contrarietà alla realizzazione del gasdotto Snam.





“Sono stati diversi i cartelli, i cori e le parole negli interventi durante la manifestazione aquilana in occasione dello sciopero globale per il clima – si legge in una nota di 3e32-Casematte -. Tra le tematiche intrecciate al cambiamento climatico, oggetto della manifestazione, non poteva non esserci la questione legata al gasdotto Snam. Con l'ambiente sempre più sfruttato, un futuro incerto e risorse naturali sempre più privatizzate, l'Abruzzo diventa emblema di quanto le logiche del profitto internazionale siano pericolose per l'ambiente, i territori e le comunità che li abitano. Il progetto di Snam “Rete Adriatica” vedrebbe il nostro Appennino attraversato da un mega-tubo (di 1,2 m di diametro, a fronte dei 20 cm di quelli della rete nazionale) contenente gas utile solo a chi lo vende speculando, a danno di boschi, borghi ed economie locali. Con il consumo del gas in picchiata da anni il progetto prevede l'attraversamento dell'Abruzzo da parte di un pericoloso gasdotto che non solo non servirà i nostri territori, ma li attraverserà di fatto, colonizzandoli, con l'unico fine di vendere il gas in Nord Europa”.

E aggiungono che “il progetto è Utile solo a trame geopolitiche che si svolgono sulla pelle e sulla testa delle popolazioni, la Rete Adriatica incarna la corsa dei grandi interessi mondiali a discapito delle comunità locali. Il gasdotto di Snam, inoltre, toccherebbe tutti gli epicentri dei terremoti degli ultimi anni, saccheggiando il territorio e diventando una bomba a orologeria in caso di incidenti. Costeggerebbe per ben 20 km anche l'Aquila, lambendo in vari punti (da San Gregorio a Montereale) i centri abitati, oltre a sfregiare l'intera Valle Peligna con una centrale grande quasi 120 mila mq. Per questo, in un momento storico che ci impone un cambiamento radicale, è dovere di tutte e tutti noi opporci a chi vuole devastare il pianeta in nome dei soldi, a partire dalle nostre terre. La lotta contro il cambiamento climatico non può prescindere dall'individuazione dei problemi concreti e dalla lotta ai nemici dell'ambiente, là dove questi mostrano il loro volto più predatorio. A cominciare dalla nostra città”.

Sulla stessa linea il Fridays For Future Valle Peligna.

“Abbiamo manifestato per sollecitare le istituzioni e invertire radicalmente la rotta e fermare l'emergenza climatica – si legge nella loro nota -. Agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori si sono aggiunti gli alunni delle scuole medie, i professori e le professoresse e tutte le persone sensibili alle tematiche ambientali. Una questione globale che ha una declinazione anche sul territorio come nel caso del progetto della centrale e del metanodotto Snam contro i quali Fridays For Future valle Peligna combatte sin dalla sua nascita insieme ai comitati cittadini. Siamo ben coscienti quella di oggi è soltanto una tappa del nostro lungo percorso. Già da lunedì saremo di nuovo a lavoro con una riunione operativa aperta a tutti e tutte, non solo agli studenti, nella sede della Cgil dalle ore 17 perché oggi la nostra lotta non finisce, ma continua ancora più determinata e forte che mai. Cambiamo il sistema, non il clima!”

Parla di grande successo Filomena Ricci, delegato Wwf Abruzzo.

“Migliaia di ragazzi, organizzati nel movimento indipendente Friday for future, hanno riempito le piazze di città e paesi abruzzesi, per far sentire la propria voce contro il cambiamento climatico. Una manifestazione pacifica e colorata con protagonisti così tanti giovani non può essere ignorata da chi partecipa ai tavoli decisionali. I cambiamenti globali passano attraverso movimenti diffusi tra la gente perché richiedono, da un lato, una modifica delle nostre abitudini rispetto al tema della sostenibilità, dall’altro, scelte politiche e modalità di produzione che abbiano come obiettivo la riduzione dell’impatto sul pianeta e non il solo aumento del profitto per una piccola parte dell’umanità”, afferma Ricci.  

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