”’LA MUSICA E’ VITA E UN CUORE CHE BATTE”, LE PASSIONI DEL CARDIOCHIRURGO, CANTANTE E MUSICISTA UGO MINUTI

di Loredana Lombardo

1 Febbraio 2018 07:00

Teramo -

TERAMO – ''La musica è vita, è come un cuore che batte, una forma di rigenerazione energetica che neutralizza in parte lo stress lavorativo ed aiuta nell’affrontare gli impegni della quotidianità, è un qualcosa che mi motiva e che mi fa stare bene”.

Musica e cuore, questi i motori del cardiochirurgo abruzzese Ugo Minuti che presta la sua opera presso l’ospedale di Teramo, dove, dal mese di gennaio, è anche primario facente funzioni, in attesa del concorso.

“Medicina e musica, due parole che cominciano per m e che hanno sempre fatto parte di me. Ho cominciato da bambino a relazionarmi con gli strumenti – ricorda Minuti ad AbruzzoWeb – prima la batteria, poi tanti anni di pianoforte al Liceo musicale mentre frequentavo contemporaneamente il Liceo scientifico. Anche la chitarra, non una a caso, ma quella di mio nonno che portò con sè dal Venezuela, dopo la storia, comune, di emigrante come tante famiglie abruzzesi”.

Quella chitarra che lo ha accompagnato durante l'università, nei break dopo tante ore di studio .

Originario di Civitella del Tronto (Teramo), dopo il Liceo, Minuti si trovò davanti a un bivio e alla fine scelse medicina, frequentata all'Aquila, senza però mai abbandonare la musica, che in qualche modo gli è stata di supporto, soprattutto emotivo, per cercare di diventare un buon medico .

“Da studente fuori sede – spiega – volevo pesare il meno possibile sulla famiglia e per avere un pò di indipendenza economica. Quando era possibile, facevo piano bar in alcuni locali tra L'Aquila, Roma e la costa adriatica nel periodo estivo. Ho avuto varie esperienze con gruppi, soprattutto di amici, che condividevano con me la passione per la musica. Durante l’università fino alla laurea e, per implementare la mia attrezzatura strumentale, mettevo da parte un pò di denaro facendo anche il cameriere”. 





E poi, dopo la laurea, le specializzazioni: chirurgia vascolare e cardiologia, per cominciare la carriera di cardiochirurgo a Bari, nel 1992.

E dopo Bari, ecco Teramo. Che non ha più lasciato.

“Il reparto di Cardiochirurgia di Teramo è un centro di riferimento regionale ma anche extraregionale, fin dagli anni’70 quando fu fondato da Pino Di Eusanio. Si sono avvicendate varie direzioni e attualmente manteniamo standard competitivi molto alti, con risultati particolarmente soddisfacenti nelle rivascolarizzazioni miocardiche e nelle patologie valvolari e dell’aorta, con 450 interventi per il 2017″.

Attualmente una delle peculiarità del reparto è la chirurgia definita mini invasiva.

“Una cosa nuova – spiega su questo punto – che può essere applicata solo su determinate tipologie di pazienti, In pratica andiamo a sostituire le valvole aortiche con incisioni cutanee di 5 centimetri, Tali procedure permettono di ridurre il trauma chirurgico con una ripresa più rapida ed un migliore risultato estetico!”.

E la musica è con lui anche in sala operatoria. Difatti, quando può, opera con un sottofondo musicale.

“Quando l’intervento non è particolarmente complesso, porto con me qualcosa che mi dà la carica giusta: jazz di nicchia, Bossa nova, fusion, Cick Corea, Andrea Bollani o Michel Petrucciani”.





Musica che utilizza anche per scopi benefici.

Nel 2009 subito dopo il terremoto l’idea di un cd, Emozioni per me, “un lavoro realizzato con la collaborazione di alcuni amici musicisti. Il ricavato è servito per donare 1.500 euro per un progetto di musicoterapia per bambini disabili. E con qualche altro fondo racimolato dalla vendita abbiamo contribuito ad acquistare delle bilance metaboliche e degli holter metabolici per il reparto di Pediatria a Teramo”.

Ciò in relazione ad un problema, come l’obesità infantile, a cui Minuti sta dando tanta attenzione, visto che ha coordinato vari progetti di educazione alimentare, coinvolgendo le scuole elementari di Teramo.

Il 2015 è stato l'anno di nascita del suo gruppo: la H band, composta da medici e in cui Minuti suona il pianoforte, la tastiera e canta, mentre Roberto Berrettoni, anestesista, suona la chitarra, Edoardo Puglielli, radiologo aquilano, il basso e Patrizio Ciampichetti, la batteria. Quest'ultimo è un operatore socio sanitario che lavora in nefrologia.

“Abbiamo all’attivo un discreto numero di concerti ed eventi, molti con finalità benefiche. Per esempio abbiamo raccolto fondi per i terremotati del Centro Italia ed incentivato, con un recente concerto, la donazione del sangue”.

E poi una esibizione al teatro di Ortona (Chieti) legata all’associazione “Due note per il cuore”, durante la quale sono state premiate delle persone che, in Abruzzo, si sono distinte per iniziative benefiche e sociali.

“La musica è armonia, rivelazione, ti entra dentro e ti tocca le note del cuore. Mi è di supporto nella quotidianità ed è ciò intorno a cui ho fatto ruotare anche la mia vita professionale. Sono molto soddisfatto di poter portare avanti, a braccetto, queste due cose che mi aiutano a star bene e in equilibrio. Un equilibrio, fondamentale, anche per il lavoro che svolgo e che cerco di fare al meglio!”, conclude.

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