TEATRO: IL ”FALSTAFF” DI ROBERTO CATALANO APRE LA STAGIONE LIRICA AL MARRUCINO DI CHIETI

16 Febbraio 2019 18:18

Chieti - Cultura

CHIETI – Sarà 'Falstaff', commedia lirica di tre atti su libretto di Arrigo Boito, in scena il primo marzo prossimo alle 20,30, a inaugurare la nuova stagione lirica del Teatro Marrucino di Chieti. Per l'ultimo titolo di Giuseppe Verdi, composto nel 1893, “il giovane e promettente regista Roberto Catalano firma un allestimento ricco di leggerezza, tenerezza e tristezza, confezionando uno spettacolo intelligente e suggestivo, per nulla scontato, trasponendo la vicenda in una realtà atemporale fra sogno e realtà, tra verità e finzione”. 





Così durante la conferenza stampa a Chieti alla quale hanno partecipato Luciano Messi, sovrintendente dello Sferisterio di Macerata e direttore della Fondazione della Rete lirica delle Marche, il direttore artistico del Marrucino, Ettore Pellegrino, e il presidente del Cda del Marrucino Cristiano Sicari. 

Sul podio dell'Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro ci sarà il maestro Francesco Cilluffo. 





Il nuovo allestimento di 'Falstaff', in coproduzione con la Fondazione Rete Lirica delle Marche e Teatri di OperaLombardia, ha debuttato al Teatro della Fortuna di Fano il 9 febbraio scorso, riscuotendo un grande successo, e sarà riproposto al teatro 'Ventidio Basso' di Ascoli Piceno il 16 febbraio e al 'Teatro dell'Aquila' di Fermo il 23 febbraio. 

“Per quest'opera buffa velata di malinconia, composizione verdiana più complessa da mettere in scena, proprio per la sua natura ibrida tra serio e faceto, fra allegria e mestizia – si è detto ancora – il regista ci presenta un Falstaff dal sapore tutto novecentesco, dove l'azione della commedia si svolge in modo chiaro, moderno e divertente, senza mai strafare, magistralmente coadiuvato dalle scene eleganti e molto curate di Emanuele Sinisi che, di volta in volta, con agili cambi, mostrano ambienti differenti; dai bei costumi di Ilaria Ariemme, di taglio contemporaneo, ben rifiniti in ogni singolo dettaglio e diversificati tra di loro; e dalle luci di Fiammetta Baldiserri, atmosferiche ed evocative”. 

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