17ENNE ACCOLTELLATO AL VOLTO DA COMPAGNO DI SCUOLA PER UNO SGAMBETTO A GIULIANOVA

20 Febbraio 2018 13:12

Teramo - Cronaca

GIULIANOVA – Tensioni che si trascinavano da tempo, tra screzi e angherie: fino ad oggi, quando al suono della campanella, di fronte ad uno sgambetto da parte del presunto bullo di 17 anni, un 18enne di Giulianova ha reagito tirando fuori dallo zainetto un coltellino a serramanico con il quale ha colpito il rivale alla guancia sinistra, provocandogli una ferita profonda con tanto di rottura di un molare.

Un epilogo, secondo i carabinieri del comune in provincia di Teramo, di una storia di bullismo che andava avanti da tempo.

Teatro della vicenda, che ha visto coinvolti due studenti del professionale, il corridoio dell'Itis di Giulianova, che attualmente ospita in un'ala anche le classi dell'Ipsia, inagibile dopo il terremoto.

Immediato l'intervento di un bidello e dei docenti, con il ferito ricoverato a Teramo nel reparto di chirurgia maxillo facciale e l'aggressore portato in caserma per essere ascoltato dai carabinieri che poi lo hanno denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello del genere non consentito. In base alle testimonianze raccolte a scuola, sarebbero emersi atteggiamenti di bullismo da parte del 17enne nei confronti degli altri studenti, con il minorenne che in più occasioni avrebbe provocato i suoi compagni di classe per cercare lo scontro fisico.

Tensioni che si sarebbero registrate anche con il 18enne, che frequenta una classe diversa, con il quale ci sarebbero state vecchie ruggini e con il quale il minorenne avrebbe avuto una violenta discussione anche sabato scorso.





Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal maggiore Vincenzo Marzo, tra i due sarebbe scoppiata una lite nel parcheggio della stazione ferroviaria, con il 17enne che avrebbe sferrato un pugno al 18enne. 

Tanto che i militari non escludono che lo studente maggiorenne avesse portato l'arma a scuola per difendersi da ulteriori eventuali aggressioni. Il preside della scuola Luigi Valentini ha immediatamente convocato il consiglio di classe straordinario, sottolineando la necessità, “al di là del sanzionare, di capire” il contesto nel quale è maturato il gesto.

Valentini riferisce che fino ad oggi nessuno gli aveva mai segnalato situazioni particolari relative ai due studenti. Il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, ha sostenuto che si tratta di un episodio gravissimo.

“La violenza è sempre un fatto grave – ha detto – ed è ancora più grave se a consumarla è un giovane di 18 anni.

I fatti sono violenti a prescindere da chi li consuma e chi li subisce. Si deve recuperare il rispetto delle regole e le famiglie, invece di giustificare gli atteggiamenti violenti dei figli devono rispettare il ruolo pedagogico degli educatori. In queste situazioni – ha aggiunto – le famiglie devono intervenire e vigilare. I genitori non devono giustificare i comportamenti violenti dei figli, ma devono rispettare il ruolo degli educatori. Alla base di questi fatti c'è un black out di rapporti tra ragazzi, famiglie e educatori”

SINDACO, “UN BLACK OUT DEI RAPPORTI”

“È un fatto gravissimo che deve essere immediatamente censurato. La violenza è sempre un fatto grave, ed è ancora più grave se a consumarla è un giovane di 18 anni. Qui non si tratta di individuare il colore della pelle di aggressore ed aggredito. I fatti sono violenti a prescindere da chi li consuma e chi li subisce. Si deve recuperare il rispetto delle regole”.





Lo ha detto sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro su quanto avvenuto stamani in una scuola superiore di Giulianova dove un 18enne ha colpito al volto, con un coltellino a serramanico, un altro studente che gli aveva fatto lo sgambetto.

“In queste situazioni le famiglie devono intervenire e vigilare – ha aggiunto il sindaco -. Anche come avvocato registro come a volte il rimbrotto di un insegnante, invece che essere recepito come un fatto positivo, viene recepito negativamente. I genitori non devono giustificare i comportamenti violenti dei figli, ma devono rispettare il ruolo degli educatori”. “Alla base di questi fatti c'è un black out di rapporti tra ragazzi, famiglie e educatori”.

IL PRESIDE DELLA SCUOLA, ''SUBITO INCONTRO CON GENITORI E DOCENTI''

“Al di là del sanzionare bisogna capire. Per questo, oltre ad aver convocato d'urgenza il consiglio di classe, ho convocato tra poco il consiglio straordinario con i docenti del Professionale e poi parlerò anche con le famiglie”. A parlare è Luigi Valentini, preside dell'Istituto superiore Crocetti-Cerulli di Giulianova (Teramo), che raggruppa l'istituto alberghiero Crocetti, l'istituto tecnico Cerulli e il professionale Pagliaccetti.

Valentini riferisce che, fino ad oggi, nessuno gli ha mai segnalato situazioni particolari relative ai due studenti, che frequentano due diverse classi dell'istituto professionale, oggi ospitato in una porzione dell'edificio dell'istituto tecnico.

“I Carabinieri stanno svolgendo le indagini – dichiara il preside – Da quanto si dice informalmente pare che i due ragazzi avessero avuto degli screzi fuori dalla scuola. Nulla, invece, mi è mai stato riferito di eventuali problemi dentro la scuola”. Adesso, a decidere quale sanzione adottare nei confronti del ragazzo che ha aggredito il compagno saranno gli organi di istituto. Il dirigente scolastico, nel sottolineare come la scuola abbia fatto molto in termini di sicurezza, dotandosi anche di un sistema di videosorveglianza, ribadisce che la priorità è capire il contesto nel quale si è consumato il fatto.

“Per questo ho convocato il consiglio straordinario – conclude – per parlare di entrambi i ragazzi e capire”. 

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