A NAVELLI ARRIVA UN DOPO SCUOLA ALTERNATIVO: LABORATORI, SPORT E RICAMO

di Alessia Centi Pizzutilli

28 Agosto 2017 07:00

L'Aquila - Cultura

L'AQUILA – Arriva un dopo-scuola 'alternativo' a Civitaretenga, nella piana di Navelli (L'Aquila): sostegno scolastico, aiuto compiti, decoupage, laboratori, sport, corsi di teatro e di informatica, ma anche incontri con i genitori per parlare di educazione, alimentazione e genitorialità.

L'idea è nata da un gruppo di professionisti formato da psicologi, psicoterapeuti, educatori, nutrizionisti e operatori socio assistenziali (Osa), con anni di esperienza con i minori.

Tener conto di ogni aspetto della vita dei bambini e della loro crescita, senza lasciare nulla al caso; partendo da questa vision, la cooperativa sociale made in L'Aquila Zoé & Bìos, ha pensato di creare “Urrà”, un dopo-scuola che si occupi a 360 gradi dell'educazione.

Non solo compiti, insomma, ma anche musicoterapia e laboratori per sviluppare il lato creativo dei più piccoli: dal decoupage, al teatro, passando per i corsi di uncinetto, ricamo e pittura.

A ideare questo progetto, due giovani psicologi: l'aquilana Serena Spezza e Raffaele La Tosa, la prima di appena 31 anni e il secondo di 32.

“Abbiamo pensato a qualcosa di diverso, non il solito dopo-scuola – spiega ad AbruzzoWeb la Spezza – ma qualcosa che vada oltre, che faccia sviluppare ai bambini uno spirito critico e creativo per crescere al meglio insieme ai propri coetanei”.

Con le problematiche legate alla ricostruzione sociale e la difficoltà nel creare luoghi di aggregazione, soprattutto per i minori, i due psicologi hanno voluto creare un punto di riferimento non solo per i figli, ma anche per i genitori.





“Mensilmente organizzeremo degli incontri con genitori e cittadinanza per parlare di alimentazione, qualità di vita ed educazione – aggiunge – temi fondamentali nella crescita”.

Tra gli altri, ci sarà un laboratorio di “riciclo creativo”, per insegnare, attraverso il gioco, l'importanza del rispetto dell'ambiente e il modo corretto per riciclare. Fondamentale sarà anche il rapporto con la terra e con la tradizione del territorio abruzzese, grazie al laboratorio “coltiviamo insieme”.

Zoé & Bìos nasce come una cooperativa che ha voluto fare della presa in carico degli utenti il proprio punto di forza, in una città come L'Aquila ancora ferita, che cerca di ricucire le voragini fisiche e sociali, aperte nel 2009. Oltre a questa idea alternativa di dopo-scuola, che verrà inaugurato nella prima settimana di settembre a Civitaretenga, la Spezza e La Tosa si occupano direttamente o tramite professionisti, infermieri e Osa di assistenza a domicilio.

“Offriamo un servizio strutturato e professionalizzante, sia a domicilio, che in strutture ospedaliere o private – spiega la giovane psicologa aquilana – cercando di porre maggiore attenzione alle situazioni dove siano coinvolti i minori, attraverso un percorso personale e personalizzato”.

Una presa in carico che presupponga una conoscenza del vissuto di una persona, entrando nel suo passato con tatto, sensibilità ed empatia, per capire quale sia il modo più efficace per affrontare una malattia, rallentando la sua progressività.

Evitare l'ospedalizzazione attraverso l'assistenza a domicilio, favorendo e accompagnando il cambiamento con una vera presa in carico multidispilinare, offrendo pacchetti personalizzati in base alle esigenze degli utenti.

“Presa in carico, vuol dire occuparsi a 360 gradi dell'utente, supportando anche i suoi familiari, spesso alle prese con situazioni difficili, riuscendo a capire cosa potrebbe essere utile, valutando caso per caso in che modo agire. Per esempio ci ha contattati una signora che aveva bisogno di qualcuno che le ricordasse di prendere le medicine – racconta Raffaele La Tosa – quando un nostro operatore si è recato lì ha notato che lei e suo marito, un ex autista, molto avanti con l'età, avevano perso la voglia di uscire, proprio lui che nella vita aveva amato viaggiare e girare l'Italia”.





“Il nostro operatore ha valutato la situazione e ha deciso di accompagnarli fuori per una semplice passeggiata – prosegue – facendo riscoprire loro la voglia di riscoprire ciò che è al di fuori delle mura domestiche. Questo è fondamentale per rallentare il più possibile la progressività della malattia”.

In un contesto come quello dell'Aquila, dove gli anziani hanno perso ogni punto di riferimento, è sempre più difficile spostarsi questo progetto assume una valenza di rilievo, come sottolinea la Spezza: “Ci sono dati devastanti del piano sociale nel nostro territorio, un gap del rapporto tra nascite e morti che non si riesce a colmare, ci sono sempre più anziani e sempre meno nascite. Per questo è importante, oggi più che mai, valutare con maggiore sensibilità il metodo di approccio con le persone in difficoltà”.

In questo senso, la chiave di lettura principale utilizzata dai ragazzi della Zoé & Bìos è l'ascolto: “Ascoltare e conoscere la storia di una persona, cosa ha fatto da giovane, quale era il tuo hobby è il nostro punto di partenza – sottolinea Raffaele La Tosa – da lì possiamo trovare elementi di rilievo, che ci aiutino a capire meglio come intervenire”.

D’altro canto i servizi offerti, includono la consulenza psicologica, quella alimentare, curata dalla nutrizionista Mariangela Di Biccari, la formazione, l’assistenza domiciliare, le pulizie, la manutenzione del verde, abbracciando ogni ambito della quotidianeità. Il tutto con l'obiettivo principale di evitare, dove possibile, l'ospedalizzazione.

“Ci sono sempre meno posti nelle strutture sanitarie pubbliche, senza contare la destabilizzazione degli anziani, costretti il più delle volte, a recarsi in ospedale anche per una semplice flebo – spiega La Tosa – per non parlare delle lunghe file per esami, che si potrebbero fare tranquillamente a casa”.

In futuro Spezza e La Tosa vorrebbero riuscire a munirsi di alcuni macchinari che si possano utilizzare a domicilio, proprio per questi esami non invasivi, rendendo ancor più efficace il proprio servizio, come per esempio la macchina per le radiografie.

“Abbiamo risposto al bando per i giovani imprenditori 'Resto al sud' – spiegano – e molti dei nostri progetti futuri dipenderanno dall'esito che riceveremo”.

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