A24-A25: MINISTERO, ”DELIBERA ABRUZZO HA AVALLATO INTERVENTI”, E’ POLEMICA

10 Ottobre 2018 18:48

Regione -

L’AQUILA  – “Sul tema della messa in sicurezza delle autostrade A24-A25, prima di parlare di 'scippo' e stracciarsi le vesti, in Regione Abruzzo dovrebbero rileggersi la loro delibera di appena tre mesi fa in cui si consentiva al Mit di avvalersi, per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24-A25, in via anticipata, di fondi Fsc 'assegnati – recita letteralmente l'atto – e non trasferiti in favore della Regione Abruzzo e che non possono essere oggetto di copertura di Sal entro il 31 dicembre 2018, perché non riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizio'”. 

Parole dure quelle che arrivano dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che in una nota  spiega che “questo ministero ha rispettato in pieno l'indirizzo di quella delibera regionale e con pragmatico senso di urgenza ha inteso avviare subito gli interventi ormai improcrastinabili di messa in sicurezza delle arterie autostradali a rischio tellurico”.

Non è tardata ad arrivare la replica da parte del presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, che in una nota sottolinea: “Intervenendo oggi in Commissione Trasporti alla Camera, il ministro Danilo Toninelli, ha collezionato l’ennesima figuraccia”.





“La delibera di Giunta non ha autorizzato l’utilizzo dei fondi del ‘Patto per lo sviluppo-Masterplan’ della regione Abruzzo, che fa espresso riferimento a ‘…fondi assegnati, non trasferiti e non riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizio’, come chiarito nel corso degli incontri svoltisi al Mit nel mese di luglio, i fondi del Masterplan sono stati tutti oggetto di concessione la cui sottoscrizione ha determinato l’adozione, da parte della Regione, di specifici atti di liquidazione in favore dei beneficiari, i quali, a loro volta, hanno iscritto in bilancio le somme ed avviato le procedure di gara”, sostiene Lolli.

Di altro avviso il Ministero: “Questo dicastero aveva già responsabilmente precisato come richiesto dalla stessa delibera regionale, che i fondi sarebbero stati reintegrati entro i termini temporali dell'esercizio di bilancio 2018. La norma contenuta nel dl Genova, con una copertura dell'intervento fissata dal Mef, ha provveduto a utilizzare momentaneamente le risorse laddove c'è cassa, ossia i Patti territoriali, e ha stabilito di rimodulare, attraverso il Cipe, il Piano operativo Fsc 2014-2020, che ha molti fondi in termini di competenza, in modo da rifinanziare con somma analoga il Masterplan Abruzzo. Tuttavia, per dare maggiore chiarezza al dispositivo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro per il Sud sono d'accordo nel presentare una modifica in modo da specificare che la copertura sarà individuata sul Fsc 2014-2020 tra le risorse che verranno reperite a valere sulle quote non vincolate del medesimo Fondo”, prosegue il Ministero. 

“Ribadiamo quindi – si conclude nella nota – che il nostro intento è sempre stato quello di agire con risolutezza per affrontare un'emergenza lasciata senza risposte, negli ultimi anni, per colpa di incuria e incompetenza a tutti i livelli di governo. Prese di posizione e toni allarmistici di questi giorni, dunque, non possono che suonare come incoerenti rispetto agli stessi atti adottati e soprattutto figli di una strumentalizzazione di chiara impronta elettoralistica”. 

Nella nota, Lolli specifica che Toninelli è stato smentito dal suo stesso Capo di gabinetto il ha comincato, interpretando correttamente la delibera della Giunta, alla Regione l’intenzione del Ministero di utilizzare propri fondi non quelli del Masterplan. 
“Dunque la Regione Abruzzo – prosegue il presidente vicario – ha adempiuto alle richieste del Ministero senza mai autorizzare l’utilizzo dei fondi del proprio Masterplan poiché in avanzatissima fase di utilizzo”.





Oltretutto il ministro Toninelli viene smentito anche nel decreto Genova nel quale – spiegano ancora fonti della Giunta Regione abruzzese – è stata prevista la sottrazione dei fondi per tutto il 2019 con la successiva restituzione del taglio in comode rate a partire dal 2021 e fino al 2025. Il che significa che gli ultimi 50 milioni verranno restituiti tra sette anni. 

“Che il Decreto Genova fosse un orrore che andrà riscritto quasi tutto in Parlamento era ormai assodato. E le audizioni sono state un vero e proprio atto d’accusa sull’operato del governo. Tutti i soggetti auditi nelle commissioni Ambiente e Trasporti hanno fatto rilievi impegnativi e proposte di modifiche radicali. Ma lascia veramente sconcertati che il testo contiene, nel pacchetto dedicato alle infrastrutture, lo scippo di 200 milioni degli abruzzesi ora destinati ad Autostrade per le opere antisismiche delle A24 e A25. Un furto di risorse deciso da Toninelli ‘d’intesa’, sono parole scritte dallo stesso ministro in documenti ufficiali, con la consigliera regionale M5s Marcozzi, la candidata alla poltrona di Governatrice della Regione Abruzzo. Una scelta ingiusta, alla quale risponderemo con la presentazione di un emendamento ad hoc per la restituzione agli abruzzesi di questi soldi, che si aggiunge a tutte le critiche giunte anche nelle audizioni di oggi da parte di Abruzzo, Marche e Lazio”, spiega in una nota l'onorevole Dem, Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo sulla vicenda.

“Le Regioni, in particolare – aggiunge Pezzopane – hanno segnalato l’assenza della proroga della struttura commissariale e del personale, mille persone ancor più a rischio dopo l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Dignità. La ricostruzione va accelerata non bloccata. Importanti le dichiarazioni del Presidente Lolli sia sui 200 milioni scippati, sia sul cratere 2009 escluso in maniera vergognosa dal decreto. Giorno dopo giorno è sempre più ‘governo del cambiamento in peggio’. Contro tutto questo ci batteremo con forza e determinazione. Il pacchetto emendamenti del Pd – conclude la deputata Dem – sarà decisivo per migliorare questo decreto. Servono risposte concrete su tasse, bilanci e personale”. 

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