NUOVO SCONTRO CONCESSIONARIA-MIT: DOPO ANNUNCIO CHIUSURA TRAFORO, POI SCONGIURATA, STRADA PARCHI UFFICIALIZZA SCONGELAMENTO TARIFFE DAL MESE PROSSIMO CON INCREMENTO DEL 19 PER CENTO. ''IN NOVE MESI PROVATA IN OGNI MODO TRATTATIVA, MA E' TUTTO CRISTALLIZZA

A24-A25: ULTIMATUM SDP SU PEDAGGI, ”SENZA INTERVENTO GOVERNO AUMENTI DA LUGLIO”

10 Giugno 2019 21:00

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Dopo che, sia pure tra le polemiche, è stata scongiurata in extremis la chiusura del traforo del Gran Sasso annunciato da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, scoppia la grana pedaggi. 

Con una nota ufficiale, a 20 giorni dalla scadenza del congelamento delle tariffe, Sdp rende noto che senza interventi del Governo dal primo luglio prossimo scatterà l’aumento del 19 per cento. 

Un annuncio destinato ad innescare nuove polemiche tra la stessa Sdp, del gruppo industriale dell’abruzzese Toto, e il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, guidato da Danilo Toninelli, da mesi in aperto contrasto su messa in sicurezza dei viadotti e su fondi non sbloccati. 

E anche in questo caso, non mancano gli accenni polemici nei confonti del Mit, accusato di varie inadempienze: “nove mesi fa decidemmo di congelare le tariffe, aumento previsto per legge su tutte le autostrade d'Italia. Da allora, nonostante i ripetuti tentativi da parte della Concessionaria, il Mit non è riuscito ad offrire una interlocuzione stabile per poter affrontare il tema solo abruzzesi e laziali”. 





“Quindi se la situazione dovesse rimanere questa, dal primo luglio i pedaggi potrebbero aumentare”, scrive Sdp che sottolinea come che gli aumenti “sono stati riconosciuti da decreti minsisterli”. 

I pedaggi, complice la serrata mobilitazione dei sindaci laziali ed abruzzesi che ancora una volta nei giorni scorsi hanno criticato il ministro, Toninelli, reo di non averli ricevuti in seguito all’ennesimo presidio davanti alla sede del dicastero, erano stati congelati del 12,8 per cento, scattato ad inizio 2018, “unilateralmente – spiegano fonti di  Sdp – dal primo ottobre e per tre mesi, fino a dicembre”. 

Alla fine di dicembre, in un balletto di annunci, erano stati sterilizzati, secondo Sdp fino a marzo, per il Mit, fino a giugno, sia il 12,8 per cento, sia il 5,4 scattato “secondo parametri oggettivi previsti dalla legge”, dal primo gennaio scorso per il 2019.

Sdp denuncia la stasi anche su un altro tema molto caldo, il Piano economico finanziiario (Pef), in attesa di rinnovo dal 2014. Il Pef, sul quale c’è una interlocuazione con l’Ue, prevede tra le altre cose la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due arterie in attuazione di una norma prevista nella legge di stabilità del 2012, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, che considera le A24 e A25 strategiche in caso di calamità naturale. 





“La Concessionaria in questi nove mesi non è rimasta ferma – prosegue la nota – Ha provato in tutti i modi ed a più riprese ad avviare una trattativa con il Mit per affrontare il tema dei pedaggi e quello della messa in sicurezza sismica dell'A24-A25. Temi legati a filo doppio e che dovevano portare alla firma di un Piano Economico Finanziario, che dovrà regolare le due cose, con la rimodulazione di una politica tariffaria più contenuta. Piano economico (Pef) che su A24-A25 manca da 5 anni, il precedente è scaduto nel 2014”. 

“Sono passati stagioni e governi inutilmente, ma ora la situazione è letteralmente precipitata – continua la nota – Rischia di ripetersi così quanto già successo alla fine del 2018. Con il Mit che è intervenuto solo il 27 dicembre scorso, all'ultimo momento quindi, con un provvedimento che ricalcava quello già adottato dalla Concessionaria ad ottobre”. 

“Tutto è rimasto fermo e cristallizzato dunque a quel solo intervento del Mit, fatto a poche ore dalla scadenza dello sconto promosso da SdP e dall'adozione delle nuove tariffe che comprendono un aumento che sfiora il 20%. Da allora è calato il silenzio, nonostante l'Unione Europea si sia dichiarata disponibile a valutare positivamente e abbia dato il suo assenso per gli interventi antisismici su A24 e A25 e nonostante il piano dell messa in sicurezza in sede sia pronto da anni”. 

Infine, un altro ultimatum: “se la situazione dovesse rimanere questa, Strada dei Parchi, che ritiene vi sia la soluzione per evitarlo, non potrà che applicare gli incrementi tariffari già riconosciuti  dai decreti ministeriali del 2018 e del 2019 firmati dei ministri Graziano Del Rio e Danilo Toninelli”, conclude la concessionaria. 

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