ABRUZZOGREEN: DETERSIVI, OCCHIO A ETICHETTE BELLE E INGANNEVOLI

28 Gennaio 2013 09:13

L'Aquila - AbruzzoGreen

L’AQUILA – Confezioni dalle forme particolari e colori accesi per accattivare anche la donna o l’uomo di casa più ‘allergici’ alle pulizie domestiche. Sono le nuove soluzioni in campo di marketing di detersivi con il risultato che si guarda l’involucro e non il contenuto.

Molto spesso, infatti, i detersivi nascondono insidie sia per la salute che per l’ambiente, per questo è necessario prestare attenzione alle etichette. Ci sono 17 mila sostanze petrolchimiche disponibili per l’uso domestico ma solo il 30 per cento di queste è stato testato per l’esposizione alla salute dell’uomo e dell’ambiente.





Partiamo dai tensioattivi, principali ingredienti dei detersivi,composti organici che sciolti in acqua favoriscono la solubilità dello sporco. Sulle etichette sono indicati con il simbolo del Carbonio, la C, seguito da numeri. Le cifre pari ne indicano l’origine vegetale, quelle dispari contrassegnano derivati del petrolio. Spesso i tensioattivi di derivazione vegetale possono essere combinati con molecole petrolchimiche, in questi casi alla fine si trova il suffisso th: questi tensioattivi, per essere prodotti liberano piccole quantità di diossano, sostanza sospettata di causare il cancro.

Sono innocui per l’ambiente, invece, gli enzimi che aggrediscono e scompongono le macchie più difficili come sangue, sugo, olio, sudore non sono invece rischiosi per l’ambiente.





I detersivi biologici, ottima soluzione per l’ambiente, agiscono in modo simile a quelli convenzionali, rispettando i microorganismi e i batteri necessari per i cicli riproduttivi di fauna e flora. Oltre ai detersivi biologici si possono adottare altre soluzioni che rispettino la natura.  I detersivi concentrati, per esempio, riducono grazie al minore ingombro delle confezioni, il numero di automezzi necessari al trasporto, facendo risparmiare carburante e quindi le emissioni di CO2 (anidride carbonica).  

Anche i detersivi alla spina sono una valida alternativa a quelli tradizionali: hanno un costo minore e generano meno rifiuti perché la parte del packaging è eliminata, non c’è infatti nessuna bottiglia, né scatola da smaltire.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: