ACQUA CANISTRO: PUBBLICATO BANDO, SUPER SCONTO PER RIASSUNZIONE 53 ADDETTI

15 Febbraio 2019 15:19

L'Aquila -

CANISTRO – A lungo atteso, è stato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo il bando di gara per l’affidamento della concessione della sorgente di acqua minerale Sant'Antonio-Sponga di Canistro (L'Aquila), da oltre due anni e mezzo inutilizzata, e al centro di una clamorosa vicenda imprenditoriale e giudiziaria, da quando è stata revocata nel 2016 la concessione alla Santa Croce, e in quanto si è risolta con un buco nell'acqua la successiva l'assegnazione provvisoria alla Norda.

Al nuovo bando si potrà rispondere fino al 13 giugno 2019, la concessione durerà per trent'anni, e l’importo minimo presunto d’incasso per la Regione è stato stimato in 1.340.000 di euro.

Tra gli elementi che spiccano è che il concessionario dovrà pagare l'acqua 4 euro ogni mille litri imbottigliati, ma il prezzo si ridurrà ad appena 0,30 centesimi se riassumerà, entro 5 anni, 15 impiegati e 38 operai, per un totale di 53 addetti, buona parte dei 75 che erano in servizio presso l'ex concessionario Santa Croce, e licenziati dopo la revoca della concessione alla società di Camillo Colella.

Impegno che varrà anche ben 15 punti su 100 in sede di valutazione di gara. Se l'accordo non sarà rispettato ci sarà la decadenza della concessione.  

Al bando è stato anche allegato l'elenco delle mansioni specifiche di ciascuno dei 53 dipendenti.  

Inoltre, si legge nel bando “allo scopo di agevolare la ricerca delle aree per la realizzazione dell’impianto d’imbottigliamento, il Comune di Canistro ha, altresì comunicato, con nota del 4 febbraio 2019 di aver individuato l'area idonea e funzionale nel proprio territorio comunale”.

L'assenza del terreno dove realizzare il nuovo stabilimento è stato uno dei principali motivi che ha indotto la Norda a gettare la spugna ed andarsene, e poi a fare richiesta di risarcimenti milionari alla Regione e al Comune di Canistro.

Il bando è stato redatto e firmato dal responsabile Giovanni Cantone, e dalla dirigente Iris Flacco del servizio Politica energetica e attività estrattive che è un articolazione del Dipartimento governo del territorio della Regione Abruzzo.  





Il bando era fortemente atteso, considerato come l'unica via d'uscita di una vicenda che ha dell'incredibile, e che ha fatto sì che da oltre due anni la preziosa acqua minerale si riversa  nel fiume Liri inutilizzata, con perdite milionarie in termini di canoni per la Regione, e di posti di lavoro, e indotto economico per il territorio della valle Roveto e non solo.

Tutto è cominciato nel 2016 dalla revoca della concessione alla Santa Croce, da parte della stessa Regione su ricorso del comune di Canistro, senza concedere proroghe nell'utilizzo in attesa del nuovo bando. La Santa Croce ha licenziato i 75 dipendenti, e ha poi avviato una guerra senza quartiere nelle aule dei tribunali, ritenendo ingiusta la decisione, e “discriminatorio e persecutorio” l'atteggiamento della Regione e del sindaco di Canistro Angelo Di Paolo, contro cui sono fioccate denunce come pure contro la dirigente Iris Flacco, e altri dirigenti.

Flacco, per giunta, è stata destinataria, nel marzo 2018, di un procedimento disciplinare e di un provvedimento di “obbligo di astensione” da parte del responsabile Anticorruzione della Regione Abruzzo, “per aver reso, sulla stampa e a danno della Santa Croce, delle dichiarazioni false, diffamatorie, infondate ed in violazione del segreto d'ufficio”. Ma il bando non riguarda nello specifico la Santa Croce, e può dunque legittimamente occuparsene.

Il nuovo bando della Sant'Antonio Sponga, è poi stato aggiudicato provvisoriamente, nel marzo 2017, ad Acque minerali per l’Italia, ex Norda, salutata come salvatrice della patria, a cominciare dal presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli. La Norda però è presto uscita di scena, presentando richiesta di risarcimento danni a Comune e Regione, lamentando il fatto di non aver potuto avviare il piano industriale, in quanto non gli è stato messo disposizione, già nel bando, il terreno dove realizzare lo stabilimento.  

La Santa Croce, nel suo stabilimento ha intanto ricominciato ad imbottigliare l'acqua della più piccola sorgente Fiuggino, e ha proposto alla Regione di tornare provvisoriamente a sfruttare anche l'acqua della sorgente Sant'Antonio Sponga, e ha detto più volte di voler partecipare al bando appena pubblicato, proprio perché ha già uno stabilimento a disposizione, un vantaggio non da poco rispetto ad altri concorrenti, che dovranno realizzarne uno nuovo.

Analizzando il bando più nel dettaglio, la portata dell'acqua della sorgente è stabilita in 50 litri al secondo, tuttavia, la portata massima è stata stimata in 340 litri secondo.

A fronte del diritto di sfruttamento del bene, il futuro concessionario dovrà corrispondere alla Regione un canone annuo anticipato di  3.088,63 euro, a cui si aggiungono 5.225 euro per l’utilizzo delle “pertinenze funzionali”. E sopratutto 4 euro per ogni 1.000 litri di acqua minerale imbottigliata e suoi derivati prodotti.

Nel bando però, come detto, è prevista anche una molto impegnativa “clausola occupazionale”, che garantisce punteggi aggiuntivi in sede di valutazione e un super sconto del canone, da 4 euro al litro ad appena 0,30 centesimi, nel caso in cui  “l’operatore economico s’impegna ad assumere, ed eventualmente a riqualificare, gli addetti che operavano alle dipendenze del precedente titolare di concessione, sottoscrivendo uno specifico protocollo d’intesa con Regione Abruzzo”.

La Regione Abruzzo “si riserva di verificare sistematicamente e puntualmente l’applicazione e l’osservanza da parte dell’aggiudicatario delle clausole contenute nel presente Articolo, pena la decadenza della concessione”.





Nel bando si prevede poi  che il concorrente dovrà consegnare una dichiarazione scritta in cui si “attesta la piena conoscenza delle aree ove intende realizzare l’impianto di imbottigliamento e, pertanto, rispetto allo stato dei luoghi, di assumersi ogni onere tecnico, amministrativo ed economico connesso ad interventi di costruzione, ripristino, adeguamento delle opere pertinenziali”.

E dovrà anche dichiarare “di farsi carico di pianificare e di realizzare a proprie cure e spese l’impianto d’imbottigliamento, la rete di adduzione dalla località Sponga, le relative opere di urbanizzazione, nonché di acquisire tutte le Autorizzazioni per il rilascio del titolo edilizio in conformità alle vigenti norme urbanistiche, ambientali, di sicurezza nonché dei titoli abilitativi relativi all’attività d’imbottigliamento”.

La stessa micidiale trafila,  che ha dovuto affrontare la Norda,  ma a differenza di quanto si evince ora nel bando, in una paradossale situazione dove i terreni individuati tra i comuni di Canistro e Civitella Roveto non erano stati nemmeno confiscati, e fatti oggetto di variazione urbanistica con tutte le autorizzazioni del caso necessarie.

Come detto il punteggio massimo che la commissione di gara potrà assegnare sarà pari a 100.

La “capacità tecnica, finanziaria e professionale” vale  fino a 15 punti, “da attribuirsi alla luce delle pregresse ed attuali esperienze imprenditoriali e tecniche nel campo della coltivazione e sfruttamento di Acque Minerali, di sorgente e termali”.

E ancora: fino a 5 punti per il possesso, “di specifiche certificazioni di qualità attinenti i processi produttivi e di certificazioni finalizzate a dimostrare l’esistenza,  di un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali”, 20 punti per la “completezza e accuratezza delle informazioni degli elaborati tecnici, con particolare riguardo alle opere e interventi mirati alla coltivazione, tutela e corretta gestione del contesto minerario e sue pertinenze, compresa la descrizione dei collegamenti alle infrastrutture esistenti e le proposte di ripristino ambientale”,  25 punti per la “massimizzazione dei volumi d’acqua imbottigliati”,  10 punti per “l'auto-approvigionamento energetico da fonti di energia rinnovabile”.

Altri 10 punti sono in palio per la “realizzazione di opere di compensazione a beneficio della collettività locale”.  nel bando si specifica che “saranno valutati i progetti di opere e interventi di tutela e manutenzione del territorio, valorizzazione ed educazione ambientale, anche connessi alla fornitura e sponsorizzazione di impianti di raccolta e riciclaggio incentivante delle bottiglie in Pet immesse in commercio”. 

Infine come detto, i 15 punti relativi al “numero degli addetti che operavano alle dipendenze del precedente Titolare di concessione che l’Operatore economico concorrente s’impegna ad occupare per le attività di coltivazione della concessione, secondo quanto indicato nel cronoprogramma occupazionale per i primi 5 anni”. ft

 

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