ACQUA CANISTRO: REGIONE ARCHIVIA PRATICA VIA DELLA NORDA, SI VA VERSO NUOVO BANDO

di Filippo Tronca

7 Settembre 2018 21:12

L'Aquila -

CANISTRO – La Commissione Valutazione di impatto ambientale della Regione Abruzzo ha archiviato la pratica del progetto industriale di Acque minerali per l’Italia, ex Norda, concessionario provvisorio delle sorgenti di acqua minerale Sant’Antonio Sponga di Canistro (L’Aquila). 

L’atto non è stato ancora pubblicato sullo sportello regionale ambientale, ma che ​sia​ stat​o​ licenziat​o​, è stato confermato da fonti interne dell’ufficio regionale Via. 

Un passaggio inevitabile, del resto, dopo che Acque minerali per l’Italia, che aveva fatto ricorso contro la necessità della Via​ imposta invece dalla Regione​, non ha rispettato l’ultimatum che scadeva il 26 agosto, per la consegna della documentazione integrativa richiesta, necessaria a chiudere finalmente la valutazione sulla realizzazione del nuovo stabilimento e delle condutture, per un investimento quantificato in 20 milioni di euro. 





A imporlo del resto è il decreto legislativo 152 del 2016, che al comma 5 dell'articolo 27, stabilisce che: ''qualora entro il termine stabilito il proponente non depositi la documentazione integrativa, l'istanza si intende ritirata ed è fatto obbligo all'autorità competente di procedere all'archiviazione”.

Prossimo passaggio, a questo punto anch'esso obbligatorio e consequenziale, dovrà essere la revoca del bando aggiudicato provvisoriamente alla Norda nel marzo 2017, e dunque l'indizione di un nuovo bando. 

Aggiudicazione a cui ha fatto finora seguito un sostanziale nulla di fatto, ​dopo la revoca della concessione alla Santa Croce ​con la preziosa acqua che si è riversata nel fiume, con rischio di danno erariale, e 75 lavoratori licenziati ​dall'ex concessionaria​, disoccupati e senza più ammortizzatori, che speravano in una riassunzione in tempi accettabili. 

Sabato scorso, a margine della presentazione di un libro a Canistro, il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e il sindaco di Canistro Angelo Di Paolo, pur non escludendo affatto l'ipotesi di un nuovo bando, avevano invece assicurato che nonostante lo sforamento dei termini del 26 agosto, tassativamente imposti dalla Regione, c'è ancora una possibilità per la Norda per restare in gioco.





Assicurando anche sull'accelerazione dell'accordo di programma quadro, con cui i comuni di Canistro e Civitella Roveto devono intanto cambiare la destinazione d'uso ai terreni ​ dove localizzare lo stabilimento, che poi dovranno essere espropriati. Sanando, a questo punto fuori tempo massimo, l’anomalia del bando del 2016, ovvero la non disponibilità per la Norda, di uno stabilimento, e nemmeno dei terreni dove eventualmente costruirlo, visto che la Santa Croce si è detta non disponibile a vendere o affittare lo stabilimento e infrastrutture di sua proprietà. Per questa ragione la Norda ha minacciato richieste di danni milionari, e che ora molto probabilmente riproporrà

Contro la dilazione dei termini della Via, si è però subito fatta sentire la Santa Croce, che martedì scorso ha diffidato la Regione a procedere all'immediata archiviazione, minacciando di pesanti azioni legali e risarcitorie.

Lo stesso giorno ha preso posizione anche il sindacato Fai Cisl, a nome degli altri sindacati Flai Cgil e Uila Uil, ha chiesto un incontro urgente ad Enrico Pessina, amministratore delegata della Norda, per avere “chiarimenti sulle notizie apparse sulla stampa che sollevavano dubbi sulla conclusione positiva della procedura amministrativa della Regione Abruzzo”. 

L’opposizione in consiglio comunale di Can​i​stro , infine,per voce di capogruppo consiliare di minoranza Orlando Coco, ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario, pronta a chiedere le dimissioni del sindaco Di Paolo, considerato da Coco tra i responsabili di un progetto di  resurrezione dell'industria dell'acqua minerale di Canistro, che si è rivelato un buco nell'acqua. 

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