ACQUA PUBBLICA: CIMORONI CONTRO DI BENEDETTO, ”VERGOGNOSA CAMPAGNA ELETTORALE, SI DIMETTA”

19 Maggio 2017 16:52

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “Di Benedetto fa una vergognosa campagna elettorale con l'acqua pubblica”.

Così in una nota la coalizione civica L'Aquila chiama, che sostiene il candidato sindaco Carla Cimoroni, tornando sul caso delle mancate dimissioni di Americo Di Benedetto, candidato del centrosinistra, dalla presidenza della società idrica Gran Sasso Acqua, che ricopre da 11 anni, l'ultimo di proroga, e che manterrà “almeno fino al 10 giugno”, come detto ad AbruzzoWeb, insomma fino al voto.

Da notare come, con maligna dimenticanza, la coalizione composta dal Pd e altri sia definita dagli “orange” della Cimoroni semplicemente “di centro”, dopotutto non avendo etichetta di “sinistra” nella sua denominazione ufficiale.

Si tratta della prima fiammata di una fin qui soporifera campagna elettorale che ha visto fin qui i candidati fronteggiarsi senza troppa veemenza in un clima di cortesie anche eccessive.

LA NOTA COMPLETA





Scriviamo a pochi minuti dall'inizio di un'assemblea pubblica, a Paganica, sulla potabilità delle acque nel nostro territorio.

L'iniziativa è promossa dall'Amministrazione separata dei Beni di uso civico di Paganica e San Gregorio. Intervengono da programma Fernando Galletti, in qualità di presidente degli Usi civici di Paganica e San Gregorio, ma anche candidato alle elezioni di giugno, nelle liste a sostegno di Americo Di Benedetto.

Interviene ovviamente anche quest'ultimo, presidente della Gran Sasso Acqua e contemporaneamente candidato sindaco per la coalizione di centro. Tutto questo è vergognoso e squalificante dell'intelligenza degli aquilani e delle aquilane.

Ora è più chiaro perché abbiamo chiesto, già settimane fa, a Di Benedetto di dimettersi da presidente della Gran Sasso Acqua? Non gli basta già l'accumulo di ruoli che ha, in quanto referente della maggiore stazione pubblica appaltante della ricostruzione e come presidente del comitato promotore di banca?

Un candidato sindaco non può essere il presidente della società che gestisce la nostra acqua, ossia il bene comune più prezioso che abbiamo. Servono altre giustificazioni spiegazioni per le dimissioni?





L'informazione sulla qualità della nostra acqua, tra l'altro negli ultimi giorni assolutamente intempestiva, non può essere strumentalizzata a fini di consenso e propaganda politici. Ne va della credibilità attendibilità dell'informazione stessa. Ne va della fiducia delle cittadine e dei cittadini nelle Istituzioni.

“Acqua bene comune” non vuol dire solo che la gestione deve essere pubblica e avulsa da logiche di profitto, ma anche che deve essere sottratta a interessi di parte. L'unico interesse deve essere quello delle cittadine e dei cittadini!

Sabato a Teramo ci sarà un'iniziativa promossa dall'Osservatorio indipendente sull'acqua del Gran Sasso, a cui hanno già aderito tante associazioni del territorio, per fare luce sulle vicende che hanno portato a vietare, il 9 maggio scorso, l'uso potabile dell'acqua proveniente dal Gran Sasso in gran parte della Provincia.

Si tratta di un incontro che prevede, opportunamente, anche la presenza degli enti di controllo, Asl e Arta che avranno modo, insieme al gestore Ruzzo Spa, di rispondere anche a eventuali critiche sulla tempestività e modalità dei prelievi e sulla possibilità di accedere alle informazioni in maniera continua e trasparente.

Di Benedetto, invece, con buona pace del conflitto d'interessi, se la canta e se la suona da solo, da candidato sindaco.

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