AIELLI OMAGGIA IGNAZIO SILONE: ”FONTAMARA” IN UN MURALES ”NEL SUO AMATO FUCINO”

15 Luglio 2018 07:30

L'Aquila - Cultura

AIELLI – C'è chi detta e chi scrive, sotto il sole di luglio, e in una parete sul Fucino prende forma Fontamara. Il borgo marsicano di Aielli omaggia così Ignazio Silone con un murales, unico nel suo genere, mettendo nero su bianco, parola dopo parola, l'intero romanzo dello scrittore di Pescina. 

Un lavoro meticoloso, iniziato a fine giugno e ormai già quasi terminato, ai piedi della torre medievale, sulla parte più alta del borgo antico, in cui oggi vivono poco meno di 1500 persone. Andrea Parente, in arte Alleg, è il coordinatore artistico e scrive per circa 10 ore al giorno su un muro da 100 metriquadri, aiutato dagli artisti Ema Jons e Ambra Sbrama, oltre che dai tanti passanti occasionali che danno il loro contributo dettando qualche pagina.

La cornice è quella di Borgo Universo, il festival di murales giunto alla sua seconda edizione. “Un'impresa folle”, si è sentito dire inizialmente il giovane sindaco di Aielli, Enzo Di Natale.





“E' stata una visione – spiega il sindaco Di Natale ad AbruzzoWeb -. All'inizio c'era un po' di scetticismo, ma è comprensibile, ad oggi non abbiamo notizie di un'altra opera del genere: un intero romanzo su un muro. E l'omaggio a Silone nella sua terra, su una parete che guarda tutto il Fucino, a lui così caro da averlo scelto come luogo di sepoltura”.

Fu il forte amore di Silone per la sua terra a far nascere Fontamara, una storia fatta di umili contadini, dei “cafoni”, in rivolta per un corso d'acqua, fonte di vita per la campagna. Il romanzo venne pubblicato nel 1930, quando, come spiegato da Silone, “credevo di non aver più molto da vivere e allora mi misi a scrivere un racconto al quale posi il nome di Fontamara. Mi fabbricai da me un villaggio, col materiale degli amari ricordi e dell'immaginazione, e io stesso cominciai a viverci dentro. Ne risultò un racconto abbastanza semplice, anzi con delle pagine francamente rozze, ma per l'intensa nostalgia e amore che l'animava, commosse lettori di vari paesi in misura per me inattesa”.

“E' stata davvero un'impresa, soprattutto per il tempo impiegato per realizzarla – spiega il primo cittadino -. A un paio di settimane dall'inizio, l'opera è quasi terminata, abbiamo stimato che possa essere ultimata entro un paio di settimane. Ci stiamo già organizzando per la cerimonia di inaugurazione per questa estate”.





L'opera rientra nell'ambito del progetto di riqualificazione del borgo, per cui la “giovane amministrazione comunale”, come la definisce il sindaco, stanzia dei fondi ogni anno, arricchendo il paese di opere d'arte a cielo aperto, agli angoli delle strade, nei vicoli del centro storico, dove i muri parlano di stelle. Un progetto portato avanti, quest'anno, con appena 15 mila euro.

“Abbiamo 13 murales ad Aielli, tutti con un unico tema: le stelle – dice Di Natale -. Il murales di Fontamara è qualcosa di più però. E allo stesso tempo il muro scelto non è uno a caso, perché si trova proprio sotto la torre delle stelle, il nostro osservatorio astronomico e museo del Cielo, che è aperto al pubblico tutti i fine settimana. Ma è anche il punto più alto dove poter ammirare il Fucino, simbolo del legame di Silone con la sua Marsica, la nostra terra, i contadini che la lavorano”.

“'Mi piacerebbe di esser sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino, in lontananza'. Questo era il suo desiderio e, oggi – conclude -, siamo sicuri, sarebbe felice vedere il suo Fontamara che si specchia sul Fucino”.

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