LE ACCUSE DELLA 'GOLA PROFONDA' CAPOGNA; CARTE TRASMESSE A L'AQUILA L'ACCUSATA: ''NON SONO ANCORA NULLA, FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA''

APPALTI MARSICA: ”FINANZIAMENTO ILLECITO AI PARTITI”, INDAGATA SENATRICE PEZZOPANE

16 Maggio 2017 21:42

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – La senatrice aquilana del Partito democratico Stefania Pezzopane è indagata con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti assieme ad Angelo Capogna, imprenditore che si occupa di illuminazione pubblica e che l'ha accusata nel corso di due interrogatori in relazione a una campagna elettorale degli anni scorsi.

Originario del Frusinate, Capogna è amministratore della Saridue Srl e con le sue denunce nei mesi scorsi ha originato una maxi inchiesta nei confronti di politici e funzionari di Comuni marsicani, descrivendo un sistema di “tangenti sui lampioni” con contanti e regalie in cambio di commesse nel suo settore: un'indagine di cui questo nuovo filone è uno stralcio.

La Pezzopane, 57 anni, senatrice dal 2013, è stata anche assessore e presidente del Consiglio in Comune, presidente della Provincia dell'Aquila e assessore e vice presidente del Consiglio in Regione Abruzzo. È vice presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità a palazzo Madama.





“Non so nulla, non ho ancora ricevuto niente, tuttavia ho fiducia nella magistratura – afferma l'interessata – Mi dispiace che i magistrati debbano lavorare spesso su cose del genere, mi sembra un grande calderone che alla fine si chiarirà”.

A interrogare Capogna, nei mesi scorsi, i sostituti procuratori della Repubblica di Avezzano (L'Aquila) Maurizio Cerrato e Roberto Savelli, che tra le sue parole hanno riscontrato un'autonoma fattispecie di delitto che coinvolgerebbe la Pezzopane, in violazione della legge numero 195 del 1974, quella che regola appunto il finanziamento ai partiti.

Per questo è stato aperto un fascicolo autonomo e, lo scorso 11 aprile, le carte sono state trasmesse alla competente procura aquilana, dal momento che il fatto sarebbe avvenuto nel capoluogo.





Nelle scorse settimane, in un secondo interrogatorio fiume, il principale indagato, nonché accusatore, è stato sentito dagli agenti della squadra Mobile aquilana, in particolare della prima sezione diretta dal sostituto commissario Sabatino Romano, Mobile che ha da poco cambiato dirigente, da Gennaro Capasso a Tommaso Niglio.

Secondo quanto appreso da fonti investigative, anche in questo filone si starebbe verificando la possibile sussistenza di ipotesi accusatorie di corruzione.

L'inchiesta nata dalle denunce di Capogna è sfociata nel marzo 2016 in perquisizioni e acquisizioni di documenti nei confronti di 25 indagati, che sono diventati 36 fin qui noti pochi giorni fa, quando sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini. (alb.or. – b.s.)

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