ASL CHIETI: FEBBO, ”ILLEGITTIMA LA PROROGA A DIRETTORE FLACCO”, PAOLUCCI, ”ACCUSA INFONDATA, ATTI CORRETTI”

19 Febbraio 2019 15:02

Regione - Politica

CHIETI – “Il direttore generale dell’Asl Laciano-Vasto-Chieti Pasquale Flacco non può più assolutamente svolgere il ruolo di direttore generale, visto che le sue funzioni sono cessate il 22 dicembre 2018 e di conseguenza tutte le delibere approvate successivamente alla scadenza del contratto potrebbero essere annullate; inoltre potrebbero essere impugnate con conseguente danno erariale a carico sia per la Regione sia per i firmatari degli atti sottoscritti”. 

Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo alla nota dell’Avvocatura Regionale del 13 febbraio scorso, che  a firma dell'avvocato Stefania Valeri, inviata all’attenzione del  capodipartimento Sanità della Regione Angelo Muraglia,  rispondendo proprio ad una sua precedente missiva di chiarimenti, ribadisce che la proroga concessa a Flacco,  è sprovvista delle specifiche motivazioni alla luce delle quali l’organo esecutivo stabiliva il prolungamento di contratto.

Ma in una nota il consigliere regionale del Pd Silvio Paolucci replica alle dichiarazioni di Febbo, definendo “l’accusa infondata, in quanto tutti gli atti compiuti sono corretti”.





Secondo Febbo, “la giunta post-Luciano D’Alfonso, affidata al vice presidente vicario Giovanni Lolli doveva limitarsi all’ordinaria amministrazione e non poteva prorogare il contratto del manager della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti. Non esistevano valide ragioni che giustificassero la delibera di giunta adottata il 20 dicembre 2018 visto che la legge prevede che, in caso di vacanza dell’ufficio o in caso di assenza o impedimento del direttore generale, le sue funzioni possano essere esercitate dal direttore amministrativo o dal direttore sanitario. La scadenza era nota da tempo e si  doveva provvedere  a pubblicare un bando utile alla nuova determinazione cosa che è stata fatta solo dopo la scadenza e il successivo prolungamento. La giunta regionale e soprattutto l'ex assessore Silvio Paolucci hanno forzatamente e 'arbitrariamente' approvato un atto chiaramente illegittimo”. 

“Posizione ribadita in più occasioni da parte dell’Avvocatura regionale in maniera formale e informale agli uffici competenti. Disposizioni infrante dall’ex assessore Paolucci che ha ugualmente forzato la mano, portando all’approvazione della Giunta un atto immotivato e non supportato da valutazioni credibili. Pertanto ribadisco ancora una volta come siamo di fronte ad una proroga illegittima, infondata e immotivata, il tutto sancito  tra l'altro anche da una nota del Ministero della Salute.  Ho prontamente segnalato prima con diffida poi  con esposto alle autorità competenti questa situazione di illegalità che può determinare l’annullamento di tutti gli atti adottati da Flacco dal 20 dicembre 2018 ad oggi,  perché viziati e, in tal senso, lo stesso Direttore Regionale Muraglia ha chiesto all’Avvocatura regionale di fare una verifica”.

“Voglio ricordare al collega Febbo – dichiara Paolucci – che il prossimo 15 marzo decadranno i direttori generali delle Asl di Chieti e L’Aquila e quindi spetterà al nuovo governo regionale di centrodestra nominare i nuovi. Peraltro sono state anche avviate le procedure e pertanto, di fatto, il nuovo governo regionale avrà la possibilità, appena insiediatosi, di nominare due nuovi manager. Abbiamo lasciato loro una possibilità che noi, nel 2014, non abbiamo certo avuto”.





“L’accusa di Febbo – aggiunge Paolucci – è infondata in quanto tutti gli atti compiuti sono corretti. La legittimità del provvedimento al quale si riferisce è demandata alla struttura tecnica che ha firmato la proposta di delibera – ricorda Paolucci –mentre da parte mia non c’è stata nessuna  forzatura o 'arbitrio' né tantomeno stranezze dal punto di vista normativo perché, lo sottolineo ancora, la legittimità degli atti non è di competenza dell’organo politico”. 

“E’ evidente che il consigliere Febbo desidera ricoprire il ruolo di assessore regionale alla Sanità e voglia occuparsi della gestione sanitaria ma per il primo obiettivo dovrà rivolgersi alla Lega di Salvini mentre per il secondo deve capire che si tratta di un’attività di competenza delle Asl e non certo della giunta regionale. A lui ricordo, ancora una volta, che il confronto politico dovrebbe essere svolto con più correttezza senza questo continuo ricorso alle denunce, peraltro a vuoto, che hanno contraddistinto il suo modo di fare in questi anni”. 

“E lo invito – conclude Paolucci – ad adoperare termini più appropriatati e rispettosi nei confronti del sottoscritto che non ha mai operato con arbitrio o forzature nei confronti della struttura, men che meno verso i colleghi di giunta o del presidente della Regione”. 

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