AUTO ELETTRICHE TROPPO CARE: GLI ABRUZZESI CONTINUANO A PREFERIRE MOTORI TRADIZIONALI

19 Novembre 2018 16:35

Regione - Cronaca

PESCARA – Sono solo 64 le auto elettriche circolanti in Abruzzo alla fine del 2017. Un dato esiguo, tuttavia in aumento rispetto all'anno precedente. L'elaborazione è del Centro Studi Continental (fonte Aci), e include anche i dati a livello provinciale.

Tra il 2016 e il 2017, come riporta Il Centro, il parco circolante di auto elettriche in Abruzzo è cresciuto del 23,1%. In tutta Italia le auto elettriche in circolazione sono 7.560 (contro le 5.743 del 2016).





Tra il 2016 e il 2017 nel nostro Paese vi è stata, quindi, una crescita del parco circolante di auto elettriche del 31,6%. Teramo, con 23 mezzi ecologici, è prima nella graduatoria delle province abruzzesi in base al numero di auto elettriche in circolazione. Seguono Chieti con 17, Pescara con 15 e L'Aquila 9.

La provincia italiana dove circolano più auto elettriche, sempre secondo lo studio di Continental, è Roma, con 1.014 mezzi.

Seguono a grande distanza Trento (823, nonostante il numero di abitanti sia molto più esiguo rispetto a quello della Capitale), Milano (811), Bolzano (546), Firenze (528). Molto più giù, in classifica, si trovano Torino (290), Brescia (186), Bologna (168), Reggio Emilia (144), Vicenza (141), Treviso (133), Bergamo e Padova (119), Verona (118).





Un mercato, quello delle auto elettriche, che a livello mondiale registra ben altre performance, ma che in Italia ancora non “decolla” a causa di un mix di fattori. Probabilmente, alla base dello scarso appeal dell'elettrico gli scarsi incentivi e il prezzo ancora troppo elevato, secondo un'inchiesta di Milena Gabanelli. Oppure, le difficoltà per la ricarica. Non tutti, infatti dispongono di un garage con impianto elettrico per poter fare il pieno di energia.

Anche se, va detto, negli ultimi tempi anche in Abruzzo ci sono state diverse iniziative, da parte dei comuni di Pescara e Chieti, e anche della Regione che ha siglato un'intesa con Enel e con le aree protette, per dotare il territorio di una rete di centraline. 

Ma nonostante il costante aumento di benzina e gasolio, gli abruzzesi continuano a scegliere e preferire i motori tradizionali.

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