AUTOSTRADA A24-A25: DI PIETRO ”BASTA PALLEGGI, SBLOCCARE FONDI PER SICUREZZA”

30 Novembre 2017 17:38

Regione - Politica

L'AQUILA – “La vicenda dei lavori di messa in sicurezza sismica di A24 e A25 potrebbe essere risolta dalla Cassa depositi e prestiti in un giorno solo, i fondi possono essere, infatti, sbloccati”.

Ad assicurarlo è Antonio Di Pietro, ex leader dell’Italia dei valori, e anche ministro delle Infrastrutture nel secondo governo Prodi, nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3 che ha dedicato una finestra alla vicenda dei cantieri, a rischio stop, per la messa in sicurezza sismica sulle due autostrade che collegano l'Abruzzo con Roma.

Nel servizio in esterna sono stati intervistati anche Carla Mannetti, assessore comunale ai Trasporti dell’Aquila e Mauro Fabris, vice presidente di Strada dei Parchi, società del gruppo Toto che è concessionaria delle due importanti arterie, e che hanno ribadito la gravità della situazione.





I lavori riguardano, in particolare, la realizzazione di sistemi di anti-scalinamento sui viadotti, che sono a un passo dall’interrompersi, entro metà dicembre, come ha ribadito Fabris, in quanto mancano all’appello 57 milioni 736 mila euro, ultima tranche del finanziamento pubblico, dopo i 111 milioni 750 mila euro già spesi, che trovano copertura con risorse europee, ma disponibili solo nel 2021, e quota parte del finanziamento complessivo di 250 milioni di euro fino al 2021, necessari anche per la “fase due” della messa in sicurezza definitiva e completa delle due autostrade.

La Cassa depositi e prestiti, la finanziaria del governo, non intende però anticipare l’ultima tranche, che si era concordato, per “inghippi burocratici”, come ha spiegato in una dura lettera al ministero anche il presidente di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, che chiede con forza l’approvazione di un apposito decreto legge, che garantisca in tempi stretti le coperture finanziarie e il superamento dell’impasse.

Di Pietro conferma che, in realtà, la soluzione sarebbe in realtà di facile soluzione.

“La Cassa depositi e prestiti – ha spiegato infatti nel corso della trasmissione l’ex ministro – è una struttura finanziaria pubblica che ha un mare di soldi, ma come è avvenuto spesso, la sua burocrazia interna richiede garanzie certe per l’erogazione di fondi. In questo caso, però, il problema non si pone. Le garanzie ci sono e sono gli stanziamenti dell’Unione europea, è solo un fatto tecnico, che si può risolvere in giorno solo”.





“Del resto – aggiunge Di Pietro – non ci si può passare la palla, per non avere guai, e perdere tempo. Perché poi i ponti vengono giù, come già accaduto ”, riferendosi al ponte di Annone Brianza venuto giù sulla superstrada Milano-Lecco il 28 ottobre 2016, provocando la morte di un automobilista.

Nel corso del servizio l’assessore Mannetti ha ribadito quello che hanno detto i sindaci abruzzesi, in primis quelli dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Avezzano, Gabriele De Angelis, e Sulmona, Annamaria Casini, in un appello rivolto al successore di Di Pietro, l'attuale ministro Graziano Delrio, ovvero che “sarebbe una sciagura con l’inverno alle porte bloccare i lavori. Parliamo del resto di un intervento importantissimo, pensiamo ad esempio alle condizioni del viadotto di Pietrasecca sulla A24, che ha urgente necessità di consolidamento”.

Fabris ribadisce che il rischio serio è il blocco lavori entro metà dicembre. “L’importante era partire e siamo partiti, ma ora è necessario finire almeno questi primi interventi, e che qualcuno al governo e in parlamento prenda finalmente una decisione”.

Fabris auspica dunque che “si fermi questa giostra, dove tutti gli attori si dicono d’accordo su tutto, ovvero sul fatto che c’è il rischio terremoto, che è un intervento urgente, ma poi nessuno ci dà modo di concludere questo primo intervento”. Filippo Tronca

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