BANCHE: CARIPE E TERCAS FUSE IN BARI, DELLE ABRUZZESI RESTANO SOLO I MARCHI

26 Marzo 2016 10:02

Regione - Economia

PESCARA – Trasformazione in spa nei tempi previsti dalla riforma, integrazione di Banca Tercas e Caripe e un piano di esodi. Le decisioni prese dal cda della Banca Popolare di Bari, spiega una nota “creano le premesse per l'attuazione del nuovo piano industriale 2016-2020”.





L'obiettivo è consolidare significativamente il posizionamento di mercato nei territori d'elezione per accompagnarne la crescita (Puglia, Basilicata, Abruzzo e Umbria), attraverso l'evoluzione del modello di business, il miglioramento dell'efficienza operativa e un forte presidio del credito. Il Cda ha deliberato l'integrazione di Tercas e Caripe, da realizzare entro il primo semestre 2016.

La banca ha quindi raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per esodi incentivati di personale attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà (200 risorse) per circa 48 milioni di euro, a fronte del quale è previsto un beneficio in termini di minori costi annui a regime per oltre 14 milioni.





Questa manovra si aggiunge a quanto fatto già nelle controllate Tercas e Caripe con l'esodo di oltre 50 risorse. Con l'integrazione Tercas e Caripe, spiega l'istituto di credito, “gli sforzi compiuti dalla banca e dai dipendenti delle due controllate per ripristinare una corretta operatività, nel quadro di un disegno industriale e strategico molto chiaro, potranno essere ripagati”.

A conferma della volontà di investire sul territorio abruzzese e facendo pieno affidamento nella responsabilità del personale locale, Banca Popolare Bari ha deciso di mantenere i due marchi storici di Banca Tercas e Banca Caripe.

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