BANCHE: IL PD DIFENDE IL GOVERNO RENZI, ”HA SALVATO POSTI E CONTI”

1 Dicembre 2015 16:25

Regione - Politica

L’AQUILA – “Il governo ha fatto tutto quello che le norme italiane e europee consentivano di fare per salvare le quattro banche in crisi, riducendo nella massima misura possibile gli effetti negativi dell'insolvenza. Ha adottato un provvedimento per salvaguardare circa 6 mila posti di lavoro, tutti i conti correnti (di cui sono titolari oltre un milione di depositanti e circa duecentomila imprese) e tutti i risparmi investiti in obbligazioni ordinarie”, questo quanto affermato dai parlamentari del Pd e dai segretari Dem delle regioni interessate. 





“Comprendiamo perfettamente – aggiungono Francesco Comi, segretario del Pd Marche, Dario Parrini (Toscana), Paolo Calvano (Emilia Romagna) e Marco Rapino (Abruzzo) – lo sconcerto delle famiglie che hanno perso risparmi accumulati con anni di lavoro e di sacrifici e che oggi vivono un vero e proprio dramma. Non possiamo invece né comprendere né accettare il capovolgimento sistematico della realtà portato avanti da più parti a fini di lotta politica o di pura disinformazione da chi ha unicamente interesse ad alzare polveroni per nascondere la verità”. 

“Non è al governo infatti – continuano – che si può imputare il fatto che tanti risparmiatori hanno acquistato titoli oggettivamente rischiosi, in buona fede, convinti che rischiosi non fossero. Ciò doverosamente chiarito, crediamo che quella di un'azione giudiziaria, anche tramite le associazioni dei consumatori, sia una strada che deve essere percorsa”. 





“I nostri rappresentanti in Parlamento – conclude il Pd -sono già al lavoro allo scopo di verificare se esistano, in sede di conversione parlamentare del decreto, margini giuridicamente sostenibili per fare dei cambiamenti positivi. Il nostro impegno su questo sarà massimo, come sempre. Chi urla e inganna le persone per ricavare un lucro politico, speculando sulla loro rabbia, compie un atto ignobile e immorale, che combatteremo. Riteniamo di doverlo fare come atto di responsabilità nei confronti dei cittadini”.

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