BIOARCHITETTURA: AUDITORIUM SOSTENIBILE DI 30ENNE ORTONA VINCE IL ”DIANA”

di Lilia D'Alesio

18 Novembre 2018 10:00

Regione - Cronaca

CASTEL DI SANGRO – Proclamata venerdì scorso a Casadonna Reale, il ristorante dello stellato Niko Romito a Castel di Sangro (L'Aquila) la vincitrice della prima edizione del Premio Bioarchitettura “Fernando Diana” promosso dalla Laddy in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università “G. D’Annunzio” di Pescara.

Trentaduenne di Ortona (Chieti), freschissima di laurea discussa appena la scorsa settimana, Noemi Mancinelli, ha presentato una tesi incentrata sulla progettazione sostenibile e flessibile.

“Ho progettato un auditorium – spiega Mancinelli – studiando le strategie sul come riuscire a sfruttare al 100 per cento l’auditorium nell’arco della giornata per numerose attività. Sono partita dall’esigenza espressa da parte del Conservatorio di Pescara di avere un nuovo auditorium e su questo tema ho lavorato ideando un auditorium flessibile che non vada a decadere nel corso del tempo ma che possa essere sfruttato a pieno e rappresentare un valore di pratica utilità per le generazioni future”.





Con questa iniziativa la società Laddy Srl storica azienda di Castel di Sangro specializzata nella commercializzazione di prodotti per l’edilizia, ha inteso omaggiare la memoria di Fernando Diana.

“Volevamo ricordarlo in maniera gioiosa – dichiara Assunta Pasquini, vedova di Fernando Diana – ed è stato proprio pensando alle nostre figlie e pensando al futuro che abbiamo scelto il tema dell’ecosostenibilità. È nostro dovere lasciar loro un ambiente pulito e sano e contribuire, in collaborazione con il settore dell’edilizia, a puntare su progetti ecosostenibili. Come LA.D.DY siamo attivi nello spronare le imprese, i professionisti che progettano e le università nell’utilizzare materiali ecostenibili. Ci auguriamo il Premio Fernando Diana – continua Assunta Pasquini – ci dia la possibilità di aiutare, spronare e sostenere molti ragazzi. Si tratterà di un premio annuale o biennale che intendiamo proseguire negli anni.”

Stipulato dalla Laddy un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Architettura di Pescara presieduto dal professor Paolo Fusero con l’obiettivo di far crescere la manifestazione e farla diventare un punto di riferimento nel settore della bioedilizia.





Presidente della giuria del concorso, rivolto ai neolaureati di laurea Magistrale in Architettura del trienni 2016/2018, Assunta Pasquini assieme ad una giuria tecnica presieduta dal professor Michele Lepore, docente associato nel Dipartimento di Archittettura e la bioimprenditrice Alessia Savino.

Altissima la qualità delle tesi in concorso, tanto che all’unico premio previsto è stata accostata una menzione speciale per il secondo ed il terzo classificato.

“I progetti presentati erano molto validi – afferma la professoressa Donatella Radogna, docente di Tecnologia dell’architettura presso l’università di Pescara e in commissione di giuria del premio – Nel concorso abbiamo vagliato tesi di tutti gli ambiti, dalla tecnologia, all’urbanistica, alla composizione, tutte incentrate sullo sviluppo sostenibile che nel nostro dipartimento è un tema di punta. La tesi vincitrice approfondisce tutti gli aspetti legati alla sostenibilità che non riguarda solo le questioni ambientali ma anche quelle sociali ed economiche. Una tesi, che dimostra bene quale deve essere la relazione tra gli obiettivi di tutela ambientale, accoglienza sociale e sviluppo economico, innovativa che abbiamo particolarmente apprezzato“.

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