L'AQUILA – “Ma avete capito che abbiamo fatto?”. Prendendosi un'ovazione per tutta risposta, così il nuovo sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha cominciato il suo discorso dell'elezione al comitato elettorale lungo il corso.
“Non e merito mio, è delle liste civiche e dei partiti, di 224 uomini e donne che ci hanno messo la faccia, candidandosi – ha aggiunto – Avremo bisogno di tutti non solo di chi non sarà in Consiglio”.
“Festeggiamo il giusto, domattina ci dobbiamo mettere al lavoro – ha avvertito poi – Abbiamo ottenuto un'apertura di credito straordinaria da questa città”.
Biondi ha rimarcato che “dobbiamo avvalerci delle migliori persone, le più conpetenti e trasparenti. Non è stato un voto solo del centrodestra, ma del popolo aquilano libero – ha evidenziato ancora – che vuole difendere il capoluogo, anche contro il governo regionale che ci vorrebbe relegare a periferia dell'impero, e contro il governo nazionale che ci dimentica. Ci sarà molto da lottare”.
“Siamo stati come i 300 leoni spartani alle termopili – ha concluso con una metafora epica – Abbiamo vinto perche abbiamo interpretato un sentimento”. (alb.or. – f.t.)
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