BUSSI: CONFERENZA SERVIZI CON SIT-IN A PESCARA, ”SUBITO BONIFICA”

21 Marzo 2016 11:22

Pescara - Cronaca, Gallerie Fotografiche

PESCARA – “Il Ministero dell'Ambiente ha sottoposto all'attenzione di Regione Abruzzo e Comune di Bussi sul Tirino (Pescara) una proposta di accordo di programma per la bonifica e la messa in sicurezza del Sito di intesse nazionale (Sin) di Bussi nell'ambito delle previsioni di cui al Testo Unico ambientale ed in coerenza del disposto della Legge di Stabilità 2016 al sito in questione specificamente riferito”.

Così la Regione in una nota al termine della conferenza dei servizi convocata dal presidente Luciano D'Alfonso a Pescara, dalla quale ci si aspettava la sottoscrizione dell'atteso accordo, rinviata più volte e che ancora una volta non è arrivata, anche se i protagonisti parlano di importanti passi avanti.

La bozza di intesa, “finalizzata alla reindustrializzazione e allo sviluppo economico dell'area industriale di Bussi Officine, è in fase di verifica per fare in modo che sia massivamente adesiva alle esigenze del territorio ed alla riuscita dell'accordo stesso”.

Alla conferenza di servizi hanno partecipato D'Alfonso, il direttore generale per la Salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell'Ambiente, Gaia Checcucci, il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega all'Ambiente, Mario Mazzoca, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, i referenti della direzione generale della Regione Abruzzo, della Direzione regionale Opere Pubbliche, della Direzione regionale Sviluppo Economico e dell'imprenditore vicentino Alberto Filippi, intenzionato ad investire sul sito industriale di Bussi subentrando a Solvay.

Fuori dalla sede di viale Bovio, oltre 150 bussesi per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla vicenda della discarica dei mega veleni Montedison. Striscioni che chiedono la bonifica subito e la reindustrializzazione per i manifestanti a supporto del sindaco La Gatta.





Il Comune vuole fare chiarezza sulle posizioni del ministero anche alla luce dell'ultima nota inviata lo scorso 17 marzo all'ente.

“Arriviamo qui con un percorso di tre anni – ha detto La Gatta prima della riunione – insieme alle istituzioni. Ora siamo qui per vedere cosa vuole il ministero. Per noi ci sono alcune cose irrinunciabili: bonifica totale delle discariche A2/ B2, messa in sicurezza dell'area Medavox, un lavoro da 6 milioni con rimozione dei sottoservizi e poi la soletta e bonifica totale della Tre Monti”.

Una conferenza dei servizi su Bussi interlocutoria e con aspetti tecnici, ma dal contenuto “estremamente positivo, fatta luce sulla cornice proposta dal ministero dell'Ambiente”, come ha confermato il sindaco La Gatta. Soddisfatto anche il presidente D'Alfonso, e strada aperta anche da parte del direttore generale del ministero Checcucci, la quale ha sottolineato la presa d'atto delle varie posizioni e ha parlato di passi avanti. Checcucci ha parlato di “contenuti abbozzati”.

Il ministero nella sua proposta si è reso disponibile, ma è emersa la necessità di infilare nell'accordo di programma anche il piano industriale che deve essere validato dal ministero dell'Economia. Oggi, infatti, in questa che qualcuno vuole definire come riunione informale era presente anche la Filippi, società che opera in campo chimico e ha una proposta di reindustrializzazione del sito.

Nell'accordo di programma deve rientrare quindi anche la consistenza della proposta della Filippi. A quanto è emerso sarebbe prevista anche la cessione delle aree oggi di proprietà della Solvay al comune di Bussi sul Tirino, che aveva avanzato a suo tempo la proposta. È certo che è partita la ricerca di altri fondi per la bonifica con un convitato di pietra che è la Montedison; qualcuno la vorrebbe ancora nella partita, non fosse altro che per i processi ancora aperti.

Assente alla riunione odierna la Solvay, ma è stato assicurato che non era necessaria la sua presenza.





La cornice dell'accordo del ministero dell'Ambiente “è uno schema nazionale riproposto anche per altri siti”, ha spiegato La Gatta. Uno dei nodi cruciali per il futuro dell'area è quello della proprietà dei terreni inquinati e le modalità di intervento. “Nella bozza è previsto che alcune aree passino al Comune “ma non è detto che tutte le aree finiscano in mano pubblica – ha proseguito La Gatta – è chiaro che i terreni esterni al sito verranno bonificati con i soldi pubblici, chi mai se li prenderà? Per quanto riguarda il sito industriale propriamente detto la proposta in accordo con le leggi nazionali prevede che gli interventi siano a carico del reindustrializzando ossia la Filippi”.

“Secondo questa bozza insomma, al comune di Bussi potrebbero arrivare in proprietà i terreni esterni al sito industriale per un loro diverso reimpiego” ma rimane il nodo dei fondi per le bonifiche: anche il presidente D'Alfonso uscendo dalla conferenza dei servizi ha fatto capire che si stanno cercando altri soldi.

Secondo quanto è emerso il Ministero avrebbe ribadito che alla fine a pagare dovrebbe essere la Montedison, e più di un presente alla riunione ha fatto notare come in una occasione la Montedison dichiarò di essere consapevole dei danni, e per di più è ancora aperta la questione processuale. Non si hanno notizie di un abboccamento tra Regione e Montedison ma per qualcuno è una strada già iniziata.

GALLETTI, GRANDE PASSO AVANTI

“Oggi è stato compiuto un grande passo in avanti per il sito di Bussi: viene finalmente individuata una strada virtuosa, che tiene insieme l'urgenza prioritaria della messa in sicurezza e della bonifica con la prospettiva della reindustrializzazione”. Cosi Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, commentando l'esito della conferenza dei servizi.

“Il ministero dell'Ambiente – aggiunge Galletti – ha portato in conferenza una proposta di accordo di programma da calibrare sul territorio ma già molto articolata, nella cornice del ruolo di amministrazione competente che gli attribuisce da giugno prossimo la Legge di Stabilità. C'è una forte unità d'intenti con la Regione Abruzzo e la volontà di coinvolgere lo Sviluppo Economico per recepire in pieno lo spirito dell'articolo 252 bis del Codice dell'Ambiente, cioè la conciliazione tra il prevalente obiettivo di risanamento ambientale e la reindustrializzazione, che passerà attraverso la capacità di tutti gli attori, istituzionali e no, di trovare questo punto di equilibrio”.

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