BUSSI: MINORANZA, ”DELIBERA ACQUA COMPROMETTE TRATTATIVA SOLVAY”

16 Giugno 2016 11:08

Pescara - Cronaca

BUSSI SUL TIRINO – “La proposta di delibera, se accolta, potrebbe compromettere il processo di reindustrializzazione che tutti auspichiamo e la prosecuzione delle attività produttive ancora in essere”.

Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di minoranza di Bussi sul Tirino (Pescara) Luca Navarra e Cinzia Trabucco, all'indomani dell'approvazione della delibera che va nella direzione di far acquisire all'Ente la gestione dell'acqua del fiume ai fini della produzione dell'energia, attualmente sfruttata dalla centrale idroelettrica della Solvay.

“Senza entrare nello specifico ed evitando di fare polemica sulle argomentazioni riportate nelle premesse del deliberato, inserite al solo scopo di giustificare strumentalmente l’oggetto della delibera – affermano in una nota – esprimiamo il nostro dissenso e la nostra assoluta contrarietà all’approvazione della delibera che consideriamo inopportuna in questo momento in cui la problematica occupazionale del sito industriale di Bussi sul Tirino sembra volgere verso una soluzione”.





“Apprendiamo, infatti, che c'è una trattativa, che vede impegnato il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso ed il sindaco Salvatore Lagatta, che andrebbe nel verso di permettere l'insediamento di tutte e due gli imprenditori che hanno manifestato l'interesse di produrre a Bussi sul Tirino”, aggiungono.

“Proprio ora che con la conferenza dei servizi del prossimo 17 giugno, indetta dal Ministero dell’Ambiente, verrà deciso l’arretramento del Sin, in modo da liberare aree finora bloccate e permettere, così, la possibilità della convivenza di due o più imprenditori, l’amministrazione comunale porta in consiglio una delibera, che potrebbe pregiudicare la trattativa in corso tra Solvay e il nuovo acquirente con il rischio di interrompere la prosecuzione delle produzioni attualmente in essere all’interno dello stabilimento nel quale trovano occupazione oggi circa 140 lavoratori”.

“È noto a tutti, infatti, che la Solvay ha dichiarato di essere in trattativa con uno dei gruppi chimici di rilevanza nazionale per la cessione dei suoi impianti produttivi e che questo accordo stia per concludersi, pare, con la garanzia di riconferma degli attuali livelli occupazionali – continuano Navarra e Trabucco nella nota – È altresì noto a tutti, che la quasi totalità delle produzioni industriali all’interno del polo chimico, hanno come base essenziale la risorsa acqua e quella della produzione di energia elettrica”.

“Ci sembra strano che proprio ora si profili questa esigenza che l’amministrazione comunale, a sua discrezione, 'di volta in volta' voglia decidere a chi affidare la risorsa energetica del fiume Tirino. Perché proprio nel momento in cui è in essere una contrattazione?”.





“Nelle premesse della proposta di delibera viene riportata, inoltre, una dichiarazione del presidente della Regione Abruzzo, dalla quale si evince una uniformità di intenti nel principio dell’attribuzione della titolarità delle concessioni di derivazione acqua al Comune di Bussi sul Tirino. E come si può pensare che la Regione Abruzzo possa rinunciare ad una specifica competenza, peraltro prevista per legge, per l’attribuzione della titolarità delle concessioni di derivazione dell’acqua del fiume Tirino a favore del Comune, senza che questo penalizzi tutti i cittadini abruzzesi, visto che dovrà rinunciare alle utilities che oggi incassa come fa per tutte le altre concessioni di derivazione presenti sul territorio abruzzese, non potendo più iscrivere tali somme nel proprio bilancio?”.

“Per tutte queste considerazioni, ribadiamo il nostro appello al sindaco e al Consiglio comunale affinché questa delibera non venga approvata oggi, in considerazione del fatto che non si specifica neppure come si intende procedere alla attribuzione della titolarità della concessione al Comune”.

“Temiamo che questa scelta fatta oggi potrebbe portare alla compromissione della trattativa tra Solvay e il nuovo acquirente ed inficiare, innanzi tutto, la prosecuzione delle attività produttive esistenti nel sito industriale di Bussi sul Tirino ed, in seguito, anche la possibilità che possano insediarsi anche altri imprenditori”, conclude la nota.

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