BUSSI: SOCIETA’ CHIMICA, OK MESSA IN SICUREZZA PRODUZIONE E MAESTRANZE

27 Marzo 2018 17:45

Pescara - Cronaca

BUSSI – Dopo l'inaugurazione del cantiere, a settembre 2017, Società Chimica Bussi Spa (Scb) ha concluso la prima fase di messa in sicurezza di assetto produttivo e maestranze, finalizzata anche a raggiungere il massimo utilizzo degli impianti già esistenti al momento dell'acquisizione e, a marzo, è partito il nuovo impianto per la concentrazione della soda caustica. 

“Grazie a questo – è un passo di una nota in cui Domenico Greco, presidente e amministratore delegato della Società, fa il punto sullo stato di avanzamento del piano industriale 2017-2020 – il portafoglio della società si arricchisce di un nuovo prodotto in grado di sostenere maggiori costi di trasporto e di ampliare il mercato geografico”. 





“In aggiunta, è stata installata una nuova centrale termica di ultima generazione per la produzione di vapore al fine di disporre delle quantità incrementali derivanti dai fabbisogni del nuovo impianto, rendendo allo stesso tempo più efficienti e sostenibili i volumi assorbiti dalle produzioni esistenti. Queste azioni, assieme al complessivo rinnovamento dell'impianto di cloro-soda a membrana realizzato a cavallo tra gli scorsi mesi di dicembre e gennaio, consentono di rendere più competitivi i prodotti della divisione di chimica di base e, quindi, di aumentarne le quantità fino a sfruttare la massima capacità produttiva degli impianti”.

“Con questi interventi – spiega Greco – si compie la prima parte del percorso avviato circa 12 mesi or sono, iniziando a restituire posti di lavoro al territorio abruzzese e competitività ad un polo chimico che dimostra come sia possibile rilanciare uno storico sito industriale, ricominciando a fare impresa in modo sostenibile”. 





“L'industria chimica si confronta sempre più anche con i concetti di responsabilità e sostenibilità ambientale e Scb (il cui stabilimento non comprende le discariche 2A/2B e Tremonti, rimaste di proprietà di Solvay ed Edison, interessate da progetti di bonifica in diverso stato di avanzamento) – si legge ancora nella nota – ha intrapreso un cammino virtuoso per il rinnovamento di prodotti e processi, stimolato non solo da leggi e regolamenti nazionali e internazionali ma anche dalla necessità di competere a tutto tondo. In quest'ottica, fiore all'occhiello dello stabilimento di Bussi sul Tirino è anche il nuovo e più potente impianto di Trattamento delle Acque di Falda (Taf), ultimato a fine 2016. Attraverso l'uso di tecnologie allo stato dell'arte nel settore ambientale, questo impianto consente la costante estrazione delle acque dal terreno sottostante lo stabilimento e la loro depurazione, fino alla completa eliminazione delle sostanze inquinanti, per poi restituirle al sistema idrico con caratteristiche rispondenti agli standard di legge. Questo impianto contribuisce oggi a rendere lo stabilimento di Scb un esempio nel panorama dei siti industriali nazionali ed internazionali, attrattivo per la realizzazione di nuovi investimenti”. 

“La chimica è un settore strategico per lo sviluppo industriale e occupazionale di qualsiasi Paese e non può essere abbandonato – conclude il presidente di Scb Greco -. A Bussi è presente un patrimonio inestimabile in termini di manodopera e conoscenza in questo importante settore. Qui la chimica può avere un futuro di grande sviluppo, se questo viene concepito in maniera responsabile, sostenibile e innovativa, anche dal punto di vista ambientale. Nei prossimi due anni, Scb porterà nel sito investimenti complessivi per 35 milioni di euro (di cui 6 sono già stati spesi e altri 4 lo saranno a breve), con l'obiettivo di raddoppiare la produzione ed avere un equivalente effetto sulla manodopera diretta impiegata nel sito”.

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