C.A.S.E. TOUR/COPPITO 2, IL PAESE E’ VICINO MA PER TROVARE UN IDRAULICO…

3 Aprile 2011 11:38

L'Aquila -

A due anni dal terremoto, il progetto C.a.s.e. è ormai una realtà urbana e sociale giocoforza accettata dagli aquilani.

Nelle 19 aree sono stati realizzati 185 edifici, per un totale di circa 4.500 appartamenti che a oggi ospitano circa 14 mila persone.

Alcuni abitano alloggi vicini alle loro case di un tempo, quelle che hanno perso, altri hanno cambiato completamente zona della città o addirittura paese.

Disagi e comfort si dividono quasi equamente, mentre le famiglie del capoluogo cercano di abituarsi a passare la vita in queste abitazioni.

Come si abita oggi nel progetto C.a.s.e.? Per avere il quadro della situazione e vagliare sentiti dire positivi e negativi, AbruzzoWeb ha lanciato una rubrica che periodicamente porterà i lettori dentro le piastre e gli alloggi.

Tra problemi, speranze, disagi e comodità. Buona lettura.





C.A.S.E. COPPITO 2 – LA SCHEDA
Palazzine:  5
Appartamenti:  120
Persone a oggi:  414
Cosa va: Cosa non va:
1. Vista panoramica 1. Fermata autobus lontana
2. Appartamenti caldi, anche se stretti 2. Acqua sporca dai rubinetti
3. Vicinanza al paese 3. Scale senza copertura

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di Elisa Marulli

L’AQUILA – Il sito del progetto C.a.s.e. di Coppito 2 sorge accanto al paese, su una collinetta dalla quale si gode una piacevole vista sul lato Ovest della città.

Per alcuni intoppi durante i lavori, le consegne degli alloggi sono iniziate solo a fine dicembre 2009, in netto ritardo rispetto agli altri siti.

A oggi sono 120 le famiglie che alloggiano in questi appartamenti antisismici, in cui molti lamentano di stare un po’ stretti: nuclei di cinque persone devono arrangiarsi in sole due camere da letto e rimediare sistemandosi anche nel divano-letto posto nel salone-cucina.

A parte qualche infiltrazione d’acqua, soprattutto nei garage, il problema principale di questo complesso sembrano essere i trasporti pubblici.





“La fermata dell’autobus più vicina – dice Rosanna D’Onofrio – si trova accanto alla nuova residenza universitaria San Carlo Borromeo. A piedi non ci vuole molto, il problema è che c’è una salita abbastanza ripida da fare e questo è un problema soprattutto per gli anziani”.

“Per mia madre – prosegue – è una faticaccia fare quel tratto di strada a piedi, soprattutto se appesantita dalle buste della spesa. Addirittura vedo molti anziani che prendono il taxi per tornare a casa dal supermercato. Dovrebbero mettere un bus navetta che arrivi fin sotto le palazzine”.

“Anche per noi ragazzi ci sono difficoltà con i mezzi – le fa eco Sara, che frequenta il secondo superiore al liceo di Pettino -non ci sono linee dirette e per arrivare a casa quando esco da scuola devo cambiare anche due autobus, all’ospedale o al centro commerciale”.

Un problema che riscontrano in molti riguarda le scale delle tre palazzine posizionate ai lati del parco giochi.

“Non è stata realizzata una copertura del vano scale – spiega Luca Bernabei, che con la sua famiglia vive qui da gennaio 2010 – e quando piove o nevica diventa impraticabile. Soprattutto quando gela, si rischia davvero di farsi male. In più, essendo aperto da entrambe le parti c’è continuamente vento e quando nevica gli appartamenti del piano terra si ritrovano la neve fin davanti la porta”.

All’interno le case sono calde, anche se non manca qualche problemino.

“Per diverso tempo – spiega la madre di Luca, Mirella – dai rubinetti usciva acqua sporca. Inizialmente ho provato a contattare l’azienda che si occupa della gestione di questi alloggi, ma mi è stato detto che loro si occupano solo delle parti comuni e non dei problemi dei singoli appartamenti. A dire il vero, ho incontrato non poche difficoltà anche a trovare un idraulico che mi risolvesse il problema. Nessuno voleva prendersi la responsabilità di mettere le mani su un impianto nuovo, che non conosce”.

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