L’AQUILA – “Sto predisponendo una interrogazione parlamentare e contestualmente chiedo al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, di intervenire subito sulla situazione, gravissima, dei call center, che solo all’Aquila e provincia rischiano migliaia di esuberi”.
Lo afferma in una nota la senatrice aquilana del Partito democratico, Stefania Pezzopane, mentre in Senato si sta lavorando all'emendamento sulla clausola sociale per i call center, che prevede, nel caso di passaggio di commessa, che il nuovo vincitore assuma il personale già impiegato alle condizioni precedenti, cosa che fa storcere il naso ai committenti e a Confindustria.
“Anche le primarie società partecipate come Poste ed Enel – polemizza la senatrice – fanno gare al massimo ribasso che non coprono nemmeno il solo costo del lavoro delle imprese in cui i dipendenti sono assunti a tempo indeterminato. Questa pratica costringe le aziende che vincono i nuovi appalti a continui esuberi e ad assumere nuovo personale meno qualificato, ma anche meno tutelato”.
Una denuncia, dice poi Pezzopane, arriva dall'associazione di settore, l'Assocontact, “che ha chiesto un intervento dell'Antitrust e dell'Autority anticorruzione. Solo all'Aquila e provincia la situazione è drammatica, con il rischio di migliaia di esuberi”.
“Come parlamentari del Pd – prosegue la senatrice piddina – abbiamo lavorato alla 'clausola sociale' nel Nuovo Codice degli appalti, che sta per essere approvato dal Senato, per indicare alle aziende che subentrano di dare continuità al lavoro dei dipendenti. È necessario un intervento del governo per orientare il comportamento delle società partecipate, altrimenti a causa del combinato disposto delle vecchie normative e del Jobs Act, sono a rischio in questo settore 80 mila posti di lavoro”.
“Nella legge di stabilità abbiamo approvato, su proposta dei senatori del Pd, un importante ordine del giorno che già sollecita il governo su questo versante. E bisogna lavorare ad una soluzione possibile che non penalizzi le aziende ma neanche i lavoratori stabili. Il ministero del Lavoro sarà chiamato a rispondere ai questi quesiti dell'interrogazione nella commissione Lavoro del Senato”, afferma quindi la senatrice, che, raggiunta da AbruzzoWeb, ha chiarito ulteriormente i termini della questione: “I call center sono soggetti a una normativa che li aiuta a stipulare contratti a tempo indeterminato, all’Aquila recentemente sono stati trasformati a tempo indeterminato più di 100 contratti precari, ma tutto questo stride però con il Jobs Act che consente le assunzioni con gli sgravi fiscali. Questo può produrre un effetto deflagrante, perché con le gare a massimo ribasso scoppia un guaio”.
“Nel codice degli appalti che stiamo approvando, c’è la clausola sociale, alla Camera è passata, ora manca il Senato”, precisa poi.
Sul capitolo del call center Inps, che anche all'Aquila dà lavoro a parecchia gente e che vedrà a breve una nuova gara di appalto, Pezzopane annuncia la convocazione di un tavolo nazionale “al quale sto lavorando insieme al sottosegretario di Stato del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Teresa Bellanova, attraverso un gruppo di lavoro con gli altri parlamentari”.
“E intoltre – conclude la senatrice – in legge di stabilità ho proposto una risoluzione, approvata, che pone il problema del confronto sui call center e del capitolo del Jobs Act”. Roberto Santilli
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