CENTRODESTRA IN DIFFICOLTA’: AL PALO NOMINA MANAGER. A CHIETI BLOCCATA TRATTATIVA CON EX DG IMPEGNATO IN FRIULI. A PESCARA MANCINI RESISTE. TESTA IN STAND-BY ALL’AQUILA, A TERAMO TUTTO TACE DOPO ADDIO FAGNANO

CAOS SANITA’: ASL SENZA ”PADRONE” ULTIMATUM DI ZAVATTARO A MARSILIO

31 Agosto 2019 02:17

Regione -

L'AQUILA – Tre Asl che attendono ancora la nomina ufficiale del manager; una quarta, quella di Pescara, alle prese con il contenzioso legato al direttore generale, Armando Mancini. E poi l'ultimatum di Francesco Nicola Zavattaro alla Giunta.

L'assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, della Lega, assicura comunque un intervento rapido: a giorni partiranno i bandi mancanti.

Ma comunque fuori tempo utile visto che le Asl da tempo attendono un “padrone” e sono costrette a navigare a vista perché obbligate alla ordinaria amministrazione da parte dei dg facenti funzione. 

Vive un momento di particolare difficoltà la sanità abruzzese: la Regione targata centrodestra tarda ad operare le scelte per ripristinare la governance aziendale e, anche laddove sono state effettuate, vedi il caso Chieti, ci sono ancora molti nodi da sciogliere.

Un blocco dello spoil system, da attuare entro sei mesi dalla vittoria (l’attuale maggioranza ha trionfato il 10 febbario scorso) che investe un settore nevralgico della vita pubblica, tra l’altro in una fase in cui le ristrettezze del personale mettono a rischio la qualità e l’efficienza dei servizi.

Una situazione che nonostante il silenzio dei sindacati, sta provocando nervosismo tra gli operatori.

Il caso più spinoso è quello legato alla nomina di Zavattaro come manager della Asl di Chieti che sconta anche una spaccatura all’interno del centrodestra tra salviniani, forzitso e meloniani tra cui milita il governatore, Marco Marsilio.

Pur essendo stato individuato all’apice della procedura pubblica indetta dalla Regione, il direttore generale, che sarebbe un cavallo di ritorno nell’azienda provinciale teatina, non ha firmato l’adesione aprendo una trattativa per la quale attende ancora una necessaria schiarita dagli organi di governo regionale.





Dopo giorni di contatti peraltro non decisivi, si parla addirittura di un ultimatum dato a Marslio e soci collegato al fatto che, entro pochi giorni, Zavattaro dovrà informare anche l’azienda per la quale opera attualmente, ovvero la holding pubblica del Friuli Venezia Giulia di cui è a capo e al centro di un progetto di riforma molto importante che investe tutto il comparto della salute regionale.

A tale proposito, lunedì sarà presentato un progetto complessivo di riordino della sanità friulana con Zavattaro in prima linea.

Il dg designato, interessato a venire in Abruzzo per motivi professionali e di famiglia, ha chiesto garanzie con l’integrazione al suo contratto di una relazione tecnica, con lo scopo di fissare obiettivi precisi di gestione e di certificare lo stato dell’arte.

Una mossa legata alle attuali condizioni dell’azienda teatina, alle prese, tra le altre cose, con la definizione del project financing dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, ritenuto sismicamente non sicuro, presentato dall’Ati Maltauro Nocivelli, fermo al palo nonostante la precedente Giunta di centrosinistra abbia concesso la pubblica utilità, preludio alla gara comunitaria che assegna alla proponente il diritto di prelazione.

Sul progetto, sul tappeto da oltre cinque anni, sono fortemente ostili il M5S ma soprattutto il forzista Mauro Febbo, uomo forte in provincia di Chieti, attuale assessore alle Attività produttive e Turismo.

Zavattaro vuole evitare un mandato al buio, di ritrovarsi solo con il cerino in mano su questioni che hanno avuto uno sviluppo nel corso degli anni in cui non era più manager.

Non ultimo c’è da considerare l’aspetto legato alla parte economica: i compensi previsti sono tra i più bassi d’Italia e questo non consentirebbe di costituire una squadra vincente con collaboratori livello.

Secondo quanto si è appreso la Regione vorrebbe fortemente che lui accettasse l’incarico ma non vorrebbe cedere alla richiesta di integrazione collegata al contratto perché potrebbe rappresentare un precedente pericoloso ed assegnerebbe a Marsilio e la sua giunta un ruolo di subalternità.





In un senso o nell’altro la questione andrà risolta in tempi rapidi, viste le necessità di tutte e tre le componenti in gioco.

La riunione che si è tenuta il giorno prima di Ferragosto non ha sortito ancora gli effetti sperati, anzi, l’assenza dell’assessore regionale alla Salute Verì, esponente di spicco della Lega, dà la chiara dimensione della tensione che si respira.

Lo stand-by su Zavattaro blocca anche l’approdo del romano Roberto Testa alla Asl dell’Aquila perché le due investiture fanno parte dello stesso procedimento amministrativo. Una nomina quest’ultima, che il dg ha accettato a differenza di Zavattaro, fortemente osteggiata dalla Lega che è arrivata ad aprire addirittura una crisi di governo, tuttora non chiusa nonostante le rassicurazioni che sono giunte nel vertice del 12 agosto.

I leghisti che hanno considerato le nomine “una fuga in avanti di Marslio perché le designazioni a Chieti e L’Aquila non sono state condivise” hanno detto no alla nomina di Testa senza il contemporaneo via libera ufficiale per Zavattaro, anche se il dissenso viene da lontano visto che i salviniani avrebbero voluto Ferdinando Romano, a capo della sanità provinciale dell’Aquila.

I ritardi investono anche la Asl di Teramo: il manager, Roberto Fagnano, è finito in Regione, nominato capo del Dipartimento sanità e tuttora l’ente non ha bandito una procedura per l’individuazione di un nuovo direttore generale.

Situazione delicata anche a Pescara. Il dg Armando Mancini é stato bocciato dalla Regione nella valutazione periodica dell’operato, non raggiungendo un punteggio idoneo. Il manager lo scorso 20 luglio ha presentato le controdeduzioni su alcuni aspetti specifici.

La Regione, ora, ha tempo fino al 20 settembre per l’esame, ma è probabile che questo termine possa slittare ancora vista la pausa agostana.

Insomma, anche in questo caso impasse lontana dalla soluzione.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: