CASO DICIOTTI, BASE M5S AL VOTO ONLINE SU PROCESSO A SALVINI, GOVERNO A RISCHIO

17 Febbraio 2019 22:00

Italia -

ROMA – Il M5S torna alle origini e la base anche in Abruzzo potrà votare  da domani alle 10 fino 19 sulla piattaforma Rousseau sul diritto al'immunità parlamentare del ministro dell'Interno Matteo Salvini della Lega alleata di governo, sul caso della nave Diciotti. Salvini è stato inquisito dal Tribunale di Catania, che ha considerato il ritardo dello sbarco dalla nave dei 137 immigrati un sequestro di persona e ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere.

È quanto deciso dai vertici pentastellati che in un post sul blog delle Stelle spiegano come farlo e su quali elementi basarsi. “Ora siamo chiamati a decidere. Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? Sì, quindi si nega l'autorizzazione a procedere. No, quindi si concede l'autorizzazione a procedere”, è questa la formula scelta dal Movimento che chiama tutti gli iscritti a votare sul diritto al'immunità del ministro dell'Interno Matteo Salvini sul caso Diciotti.





Sul caso si dovrà esprimere con un voto prima la Giunta per le autorizzazioni a procedere e poi l’Assemblea del Senato. In pratica, se il Parlamento nega l’autorizzazione a procedere, sta affermando che il Ministro ha agito per interesse pubblico o interesse dello Stato, e che quindi non sarà processato. Nel caso invece venga data l’autorizzazione, il Ministro dell’interno andrà a processo.

I big del Movimento si sono – chi più, chi meno – già espressi pubblicamente contro l’autorizzazione, rivendicando la scelta collegiale di tutto l’esecutivo nella vicenda della nave Diciotti, ma i malumori interni hanno indotto i vertici a ricorrere alla base.

“Tra il 20 e 25 agosto scorso -si legge ancora nel blog delle stelle –  mentre 137 migranti si trovavano sulla nave Diciotti,  ovviamente con assistenza sanitaria e alimentare, il Ministro degli Esteri e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte stavano sentendo i leader degli altri paesi europei affinché ognuno accogliesse la propria quota di migranti. Questo accordo doveva essere raggiunto prima dello sbarco perché, altrimenti, sarebbero dovuti rimanere tutti in Italia. E questo a causa del Regolamento di Dublino, che impone che il primo Paese di approdo debba farsi carico di tutti i migranti che arrivano in Europa.





Il ministro dell’interno Salvini, d’accordo con il Ministro dei Trasporti Toninelli, il Vice Presidente del Consiglio Di Maio e con il Presidente Conte, negò quindi lo sbarco fino a che l’accordo non fosse stato raggiunto. Per questa vicenda il Tribunale dei Ministri di Catania ha deciso di inquisire il Ministro dell’interno perché ha considerato il ritardo dello sbarco dalla nave un sequestro di persona e ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere”.

“Non è – si spiega sul blog – il solito voto sull'immunità. Di quei casi si occupa l'art. 68 della Costituzione, e su quelli il M5S è sempre stato ed è inamovibile: niente immunità, niente insindacabilità. Questo è un caso diverso: stiamo parlando dell'art. 96 della Costituzione. E' un caso senza precedenti perché mai in passato la magistratura ha chiesto al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell'esercizio delle sue funzioni”.

Fonti di governo M5s registrano in queste ore “preoccupazione” su una questione che è dirimente per la tenuta del governo. Se dovesse passare l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini – si rileva infatti dai pentastellati – è molto probabile una crisi di governo.

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