CASO SANTA CROCE IN PROCURA, LOLLI ”PENSIAMO AL BANDO” NO COMMENT PER DI PAOLO

6 Agosto 2016 08:30

L'Aquila -

L’AQUILA – “Sulla questione Santa Croce ci sarà un incontro con il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, ma le questioni giudiziarie non mi riguardano, non faccio il poliziotto, preferisco preoccuparmi della soluzione di un problema che passa per un nuovo bando, già pronto, che verrà pubblicato nei primi giorni di settembre e al quale, visto la ‘bontà’ del prodotto, parteciperanno ‘player’ importanti di cui ho già notizia”.

Lo afferma ad AbruzzoWeb Giovanni Lolli, vice presidente della Giunta regionale d’Abruzzo con delega alle Attività produttive, in riferimento al caso, riportato da questo giornale, della società, dell’imprenditore molisano Camillo Colella, Sorgente Santa Croce Spa di Canistro, in provincia dell’Aquila, che avrebbe continuato a captare acqua sorgiva invece che dai silos in barba al divieto intimato dalla Regione Abruzzo nell’ottobre del 2015.





La stessa Regione, per questa vicenda,  ha presentato una denuncia alle autorità competenti, tra cui le procure della Repubblica di Avezzano (L’Aquila) e dell’Aquila, per violazione dei sigilli, scelta che ha fatto scattare la reazione di Colella, che attraverso AbruzzoWeb ha risposto duramente alla Regione, annunciando che l’azienda farà ricorso anch’essa alla magistratura.

“È una vicenda che va chiarita – aggiunge Lolli – ma affinché ciò avvenga, è bene che se ne occupino le autorità competenti. Sono fatti di natura giudiziaria, non politica”. 

Il nuovo bando, precisa poi l’esponente regionale, è stato preparato “d’accordo con il Comune di Canistro. E ne abbiamo parlato anche con i sindacati”.





Mezza bocca cucita, invece, quella del sindaco di Canistro, Angelo Di Paolo.

“Non rilascio commenti per ora, aspettiamo, abbiamo altri incontri. Aspettiamo l'evoluzione della vicenda e poi valuteremo il da farsi. Meglio evitare di fare confusione, visto che commentano tutti”, le parole raccolte da questo giornale. 

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