CEMENTIFICIO CAGNANO: MANIFESTAZIONE DI ATERNO ARIA, ”NO A INCENERITORE”

22 Novembre 2017 17:15

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Si mobilita il comitato Aterno Aria di Cagnano Amiterno (L’Aquila) che protesta contro la possibile trasformazione dell’ex cementificio Sacci, oggi Cementir Caltagirone e in procinto di passare a Italcementi, in un inceneritore per rifiuti:.

Sabato 25 novembre, a partire dalle ore 15 proprio nella piazza del comune dell’Alto Aterno, ci sarà una manifestazione per dire no all’utilizzo dei combustibili solidi secondari, derivati dai rifiuti, nello stabilimento. 





I lavoratori dell’ex cementificio hanno già incontrato nella giornata di martedì, all’Aquila, Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale, e il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, segnalando, come si legge in una nota firmata dal Comitato, che “i monitoraggi sull’inceneritore, in corso dal 23 ottobre, avviato a completa insaputa dei cittadini, hanno prodotto fumi maleodoranti di natura non confermata percepibili anche nei Comuni limitrofi a Cagnano, e un ambiente di lavoro umido e malsano”.

“Sarebbe auspicabile – si legge ancora nella nota di Aterno Aria – che il nuovo proprietario, l’Italcementi, ristrutturasse e ammodernasse l’impianto secondo le più avanzate tecnologie al fine di adeguarlo a norma. Tenuto conto che la Snam ha già avviato i lavori per raddoppiare la condotta del gas metano, ci sarebbero ulteriori benefici dalla dismissione del carbone per alimentare i forni del cementificio”.

Una situazione che vede contrapposti favorevoli e contrari all’utilizzo del nuovo tipo di combustibile, contando tra i sostenitori anche il sindaco di Cagnano Iside Di Martino, che nelle scorse settimane interpellata proprio da questo giornale aveva riportato come l’Arta, l’Agenzia regionale per l’ambiente, avesse affermato il minore potenziale inquinante del combustibile Css rispetto al Petcoke. 





“Non si può fare a meno di ripetere ancora una volta – prosegue la nota del Comitato – come sia stato possibile consentire l’avvio dell’iter di trasformazione del cementificio in inceneritore, in un luogo a elevato rischio sismico, a ridosso del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, nella piena consapevolezza che i cosiddetti Css contengono diossina e metalli pesanti, la cui diffusione sotto forma di gas non filtrabili per molti chilometri mina quanto disposto dalla Commissione europea che ha invece invitato gli stati membri all’abbandono del ricorso all’incenerimento”. 

I membri del Comitato Aterno Aria focalizzano l’attenzione sul possibile peggioramento delle condizioni ambientali e di vivibilità dell’intera area, con “effetti negativi sulla salute delle persone” e sull’impatto che la presenza dell’inceneritore avrebbe “su una forte svalutazione dei terreni e abitazioni vicine, disincentivando lo sviluppo economico del territorio”. 

“Ricadute gravissime – conclude la nota – considerata la connotazione paesaggistica, turistica, enogastronomica dell’intera Regione”. 

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