CENTRALE DELLA DROGA SMANTELLATA A PESCARA

6 Settembre 2016 10:42

Pescara - Cronaca

PESCARA – Una centrale della droga con serre hi-tech per la coltivazione della droga, sita nella zona di Pescara Colli, è stata scoperta dai carabinieri della locale Compagnia che hanno arrestato, in flagranza di reato, un impiegato pescarese di 30 anni, Francesco Paolo Armino, recuperando oltre tre chilogrammi di droga; per lui l'accusa è di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'uomo, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Valentina D'Agostino, è stato trasferito nella casa circondariale di S. Donato.





I militari, coordinati dal maggiore Claudio Scarponi hanno individuato l'appartamento con una indagine condotta con servizi di osservazione e controllo.

Dopo alcuni giorni di monitoraggio dell'area, i carabinieri hanno deciso di far scattare il blitz, trovandosi di fronte una vera e propria centrale di spaccio con serre dotate di tutti gli apparati tecnologici per coltivare e far crescere la marijuana.

Nell'appartamento sono stati trovati un chilogrammo di hashish suddiviso in dieci panetti e nascosti in palloncini di plastica colorati; in un'altra stanza sono invece stati recuperati oltre due chilogrammi di marijuana contenuta in sette buste di plastica da 250 grammi l'uno, oltre ad alcuni etti conservati in contenitori.





Una camera dell'abitazione era adibita alla coltivazione visto che all'interno vi erano state installate due grosse serre di sei metri quadrati ciascuna, utilizzate per la produzione di marijuana e con la presenza di 16 canaline per la coltura idroponica e lampade a Led per il riscaldamento delle piante.

Le serre erano areate e dotate di sistema di irrigazione. In un frigorifero rinvenuta una consistente quantità di confezioni di semi per la produzione di nuove piantine. La droga recuperata, avrebbe permesso il confezionamento di circa seimila dosi per un valore al dettaglio di circa 30 mila euro.

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