CENTRI DI RICERCA REGIONALI: SCIOPERO E SIT-IN, IN 50 SENZA STIPENDIO DA MESI

21 Febbraio 2017 17:07

Regione - Cronaca

PESCARA – Nessuna risposta da parte della Regione ai lavoratori di Crab, Cotir e Crivea, da più di un anno senza stipendio, e ripetuti appelli caduti nel vuoto.

Come quello, lanciato oramai quasi cinque mesi fa dalle pagine di AbruzzoWeb dalla direttrice del Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia (Crab), Daniela Spera, che sollecitava una svolta a 2 anni dalla messa in liquidazione dei centri di ricerca regionali.

Istituzioni che, nelle intenzioni della Giunta di centrosinistra, si sarebbero dovuti fondere in un unico soggetto, ma la cui riorganizzazione è al palo.

Così i cinquanta dipendenti sono scesi in piazza a Pescara, sotto la sede dell’assessorato all'Agricoltura, in via Catullo, e armati di fischietti e padelle hanno fatto sentire la loro voce.





La richiesta è sempre quella che si ripete ormai da mesi: una legge di riordino organica che istituisca un centro di ricerca regionale, che abbia un finanziamento stabilito nel bilancio regionale e che svolga un’attività di ricerca pubblica e diffusibile.

Per Marilena Di Tullio, ricercatrice del Cotir, il Consorzio per la divulgazione e la sperimentazione delle tecniche irrigue, nonché delegata della Cgil Chieti, “dopo due anni, non è più possibile rimanere in sospeso e occorre che vi sia una legge di riordino, oltre che riprendere le attività e prevedere il pagamento degli arretrati”.

Chiede “il rispetto della legge numero 4 del 2009 (la legge di riordino degli enti regionali)” Ada Sinimberghi, della Flai Cgil.

Una questione essenziale è anche legata all'impossibilità per i tre Centri, essendo in liquidazione, di accedere ai bandi e quindi alle risorse necessarie. 





La Spera ricorda che si tratta di una “vicenda irrisolta da quattro legislature, i centri o si chiudono e si sopprimono oppure si fa una lgegge visto che non esiste una legge che li governi, in campagna elettorale si fanno dei proclami ma poi ci danno i fondi a distanza di otto mesi da quando li avevano annunciati”.

La protesta si è conclusa con un incontro tra i rappresentanti degli enti di ricerca, il commissario liquidatore Andrea Cleofe, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, l'assessore regionale alle Politiche agricole, Dino Pepe, e il consigliere regionale Mario Olivieri.

Nel giorno della manifestazione, un provvedimento della Regione ha stanziato mezzo milione di euro per il Crab di Avezzano. Metà se ne andrà per pagare parte degli stipendi arretrati, mentre l'altra metà per pagare i contributi figurativi, ha spiegato Alessandra Di Baldassare, responsabile del servizio amministrativo del Crab; mentre altri 500 mila euro, per un totale di 1 milione di euro, saranno destinati al Cotir e al Crivea.

Ma il presidente della Commissione regionale di Vigilanza Mauro Febbo, di Forza Italia, ha denunciato come “non solo la Regione Abruzzo non liquida ai Centri di ricerca il famoso milione di euro stanziato e legiferato da circa un anno ma addirittura chiede, sia al Crab sia al Cotir, l'obbligo di restituire un finanziamento ricevuto in regime 'de minimis' come fondo di rotazione nel 2015”, attraverso una determina del dirigente. (m.sig.)

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