L'ASSESSORE PAOLUCCI PARLA DI GIORNATA STORICA DOPO L'OK DELLA GIUNTA, OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA ATTACCA, ''IGNORATA RISOLUZIONE CONSIGLIO''

CHIETI-PESCARA UNICO OSPEDALE DI II LIVELLO, SVELATO IL NUOVO PIANO DELLA SANITA’

di Marco Signori

26 Luglio 2016 21:15

Regione -

L'AQUILA – Ora è ufficiale: l'unico ospedale di II livello, in Abruzzo sarà a Chieti-Pescara, attraverso la connessione funzionale dei presidi delle due città.

Tra la pagina 19 e la 23 del Piano di riordino della Rete ospedaliera della Regione Abruzzo, che mette nero su bianco, fruibile a tutti, la nuova distribuzione delle Unità operative complesse (Uoc), degli ospedali e delle reti stroke, è racchiuso tutto il senso della sanità degli anni a venire.

Una scelta, stando a quanto rappresentato nel Piano, dettata dall'esigenza “di collocare le discipline complesse in strutture baricentriche di aree omogenee, raggiungibili equamente da tutta la popolazione”, e quella costiera è considerata “un’area di utenza maggiore”.

Il Piano  è stato approvato oggi dalla Giunta presieduta da Giovanni Lolli (il presidente Luciano D'Alfonso si è concesso “150 ore con la famiglia”, come ha scritto su Facebook), contravvenendo l'indirizzo del Consiglio regionale, che la scorsa settimana ha votato una risoluzione che ne chiedeva il ritiro, mandando sotto la maggioranza di centrosinistra.

Considerando gli accessi ai pronto soccorso, uno dei parametri utilizzati per classificare i nosocomi, d'altra parte, si nota come quello di Pescara nel 2014 ne abbia avuti più del doppio di quello dell'Aquila (95.696 contro 45.581), nel quale sono compresi anche i 9 mila del pronto soccorso pediatrico. Sono stati 65.671 quelli al Santissima Annunziata di Chieti e 40.302 quelli a Teramo.

Alla luce del fatto che l'ospedale di Chieti è interessato da interventi di consolidamento e adeguamento tecnico strutturale e che quello dell'Aquila ha in corso lavori di ripristino strutturale e funzionale post-terremoto, “nel corso del 2016 – è scritto nel Piano – verrà concluso uno studio di fattibilità che terrà conto del rispetto dei bacini di utenza e della conformazione delle aree omogenee e baricentriche di Chieti-Pescara e L’Aquila-Teramo”. Successivamente, sarà possibile capire se un ospedale di II livello potrà esserci anche per queste ultime due città.

Intanto, “la struttura del Dea di II livello viene comunque identificata nella struttura ospedaliera con il maggior numero di funzioni di HUB nelle Reti tempo dipendenti”.

“In questa fase programmatoria, per il raggiungimento degli obiettivi di riordino della rete, le funzioni previste per un Dea di II livello possono essere assicurate dai presidi di Chieti e Pescara con una efficace connessione funzionale. I due presidi si collocano in aree di assoluta contiguità, con un tempo di percorrenza di circa 15 minuti, tanto da configurarsi in un medesimo ambiente urbano”.

PAOLUCCI, “GIORNATA STORICA”

“Oggi si è segnata una giornata storica per la sanità abruzzese: per la prima volta, dopo quasi 8 anni di commissariamento, la Giunta regionale si riappropria delle prerogative amministrative e programmatorie in un settore tanto delicato e importante per la salute dei cittadini”.





Così l'assessore alle politiche della salute, Silvio Paolucci, ha commentato l'adozione da parte della Giunta regionale del Piano di riqualificazione del Sistema sanitario abruzzese 2016-2018, già approvato con decreto commissariale n. 55 del 10 giugno 2016.

“Si tratta del primo adempimento della prevista procedura che porterà all'uscita dal commissariamento del sistema sanitario abruzzese”. Il Piano, ha spiegato Paolucci, prevede una serie di investimenti per la “salvaguardia della qualità che intendiamo offrire e implementare nei prossimi anni”.

“Si tratta di un piano che cerca di elevare il know-how e l'esperienza degli operatori e tende a concentrare l'offerta ospedaliera, ma al tempo stesso mettendo in campo una rete di emergenza-urgenza in grado di dare risposte secondo i termini fissati dalla legge”.

“Il Piano si prefigge l'obiettivo di incrementare ulteriormente i livelli essenziali di assistenza (Lea) investendo sulla qualità dell'offerta, riducendo i tempi di risposta sulla rete di emergenza-urgenza e incrementando i servizi di prevenzione sul territorio”.

Resta invariato il numero dei posti letto per acuti nel settore privato, mentre per i posti letto pubblici è previsto un leggerissimo incremento (9 unità).

LE PREMESSE

Parte dalla legge sulla Spending review del 2012 la riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese, che “agendo sull’organizzazione e sull’appropriatezza clinica, crea le condizioni per un miglioramento continuo della qualità dei servizi sanitari garantendo la centralità del paziente, nonostante il verificarsi di un decremento delle risorse finanziare destinate al sistema sanitario”, come si legge tra le premesse del Piano di riordino.

“L’articolazione della rete ospedaliera è organizzata, secondo il principio delle Reti cliniche integrate (modello Hub e Spoke), in 7 presidi sede di Dea di I livello, con i 2 presidi di Chieti e Pescara, in connessione funzionale, per le funzioni previste per un Dea di II livello, 4 ospedali sedi di pronto soccorso (Sulmona, Atri, Giulianova e Sant'Omero), 2 presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate (Penne e Castel di Sangro), 1 polo ospedaliero (Ortona) afferente al rispettivo presidio principale (Chieti) con attività sanitaria elettiva e programmata, 2 Riconversioni-riqualificazioni di presidi ospedalieri a bassi volumi di attività, con contestuale identificazione delle modalità e dei tempi di riconversione (Atessa e Popoli)”.

Le linee guida prevedono, tra le altre cose, che i posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale non superino il valore di 3,7 per mille abitanti, di cui il 3 per mille per acuti, lo 0,5 per la post-acuzie riabilitativa e lo 0,2 per la lungodegenza, che il tasso di ospedalizzazione sia riportato tendenzialmente sotto il valore soglia di 160 per mille abitanti, di cui il 25% riferito a ricoveri diurni, che la durata media di degenza per i ricoveri ordinari sia inferiore mediamente a sette giorni.

LA RETE

La rete ospedaliera sarà dimensionata in relazione ai bacini di popolazione e alle caratteristiche orografiche attraverso il modello di hub e spoke, già adottato in altre regioni, che prevede la concentrazione delle alte specializzazioni in pochi nosocomi centrali che si integrano con la rete assistenziale territoriale.

Le strutture ospedaliere accreditate devono avere un numero di posti letto per acuti non inferiore a 60, ad esclusione delle strutture monospecialistiche.





“Nella Regione Abruzzo, a seguito degli interventi di razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera, si è registrato un progressivo ridimensionamento della dotazione di posti letto per l’assistenza ospedaliera”, è scritto nel Piano.

La dotazione di posti letto pubblici e privati accreditati dal servizio sanitario regionale nel 2014 è pari a 4.503, di cui 3.818 per acuti e 685 posti letto per i post acuti, rispettivamente 2,9 e 0,5 per 1.000 abitanti. La dotazione di posti letto pubblici e privati accreditati nel 2015 è pari a 4.391, di cui 3.717 per acuti e 674 posti letto per i post acuti. Questi ultimi dati sono ancora suscettibili di certificazione da parte del Comitato Lea, come previsto dall’Intesa Stato-Regioni 23/03/2005.

La programmazione regionale prevede, inoltre, la “riduzione della frammentazione di Unità operative con i relativi posti letto, al fine del miglioramento dell’efficienza dell’attività ospedaliera, la concentrazione dell’erogazione delle prestazioni di alta specializzazione, la riduzione dei ricoveri per prestazioni di bassa specializzazione favorendo il ricorso all’applicazione del Day Service ambulatoriale”.

I PARAMETRI

La funzione di pronto soccorso è prevista per un numero di accessi annuo appropriati superiore a 20.000 unità, un tempo di percorrenza maggiore di un’ora dal centro dell’abitato al Dea di riferimento, un bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti. I presidi che non presentano, anche dai dati delle annualità precedenti al 2014, il requisito del numero minimo di accessi sono quelli di Castel di Sangro, Popoli, Penne, Atessa e Ortona.

A Castel di Sangro e Penne, considerate zone particolarmente disagiate geograficamente e meteorologicamente ostili o disagiate, con collegamenti di rete viaria complessi e conseguente dilatazione dei tempi, sarà garantito un pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto di attività di Medicina Interna e di Chirurgia Generale ridotta.

I presidi in possesso degli standard richiesti per la classificazione di I livello sono quelli di L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Avezzano, Lanciano e Vasto.

Per la verifica dei requisiti “sono stati analizzati sia il numero degli accessi al pronto soccorso con i rispettivi codici colore, sia le discipline presenti nei presidi ospedalieri e sia alcuni indicatori significativi di attività della produzione ospedaliera”.

La struttura ospedaliera sede di Dea di I livello esegue tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza-urgenza per patologie di maggiore complessità, di osservazione breve intensiva e di medicina di urgenza. Serve un bacino di utenza di almeno 150.000 abitanti con un numero di accessi annui appropriati superiore a 45.000.

Deve essere dotata delle seguenti specialità: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per n. di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con U.T.I.C., Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete H24 i Servizi di Radiologia almeno con T.A.C. ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale.

Per consentire poi la classificazione in Dipartimento d'emergenza e accettazione (Dea) di primo livello degli ospedali di Avezzano e Lanciano, dovranno essere attivate Psichiatria nel primo ed Otorinolaringoiatria nel secondo.

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