CHIETI: SERVIZI TERRITORIALI PER PERSONE CON AUTISMO TRA CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ, ASSOCIAZIONI A CONVEGNO

10 Dicembre 2018 18:34

Regione - Cronaca

CHIETI – Esistono servizi territoriali specifici per le persone con autismo? A che punto è l’attuazione delle norme nazionali e regionali a favore delle famiglie con questa disabilità? Che efficacia hanno i percorsi di avvio al lavoro, i servizi residenziali innovativi e inclusivi, con il coinvolgimento delle realtà territoriali?

A queste pressanti domande proverà a rispondere il convegno “Servizi territoriali, tra criticità e opportunità”, in programma  a Chieti il 12 dicembre, dalle ore 18 presso l'Auditorium di Palazzo de' Mayo.





L'evento è organizzato dall'associazione Autismo Abruzzo onlus, dal comitato Scuole sicure dall'associazione Formamentis, e si fregia del patrocinio del Comune di Chieti. A moderare l'ingegner Michele Suriani, funzionario della Pubblica amministrazione.

Ad intervenire saranno Dario Verzulli, presidente dell'associazione Autismo Abruzzo onlus, che relazionerà sulle “Recenti normative sull'autismo e sul valore dei servizi territoriali chiamati a garantire servizi essenziali”, Katia Leone, presidente del Comitato Scuole sicure, con un intervento dal titolo “Il diritto allo studio in Centro in piena sicurezza”, Sara Cappellone, presidente associazione Formamentis,  (“Un progetto educativo vincente”).

Concluderà  Suriani, affrontando il tema del “Ruolo delle istituzioni nella gestione degli immobili pubblici”.





“Una concreta collaborazione tra enti e istituzioni  – spiega alla vigilia dell'incontro Verzulli  – può fornire un percorso chiaro alle famiglie che potranno così affrontare nel giusto modo il percorso di vita dei loro cari. L’incontro di mercoledì grazie alle competenze dirette accumulate dall'ingegnere Suriani ci permetteranno di comprendere positivi sviluppi circa recupero e valorizzazione di immobili pubblici destinati alle attività di inclusione, di avvio al lavoro e di servizi residenziali”

“Nell'era della condivisione totale – aggiunge Suriani – le famiglie e la società sono talvolta confuse a lasciate sole nel loro ruolo educativo e formativo, in particolar modo verso le classi più esigenti. Eventi come questo danno la possibilità di porre la famiglia, la formazione e il tema della sensibilità sociale al centro dell'attenzione, iniziando dalle scuole che, sempre più, devono garantire il nostro futuro, il futuro dei nostri figli e della nostra società, in ambienti sicuri”.

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