CHIETI: VIDEO PORNO SUL TELEFONO DEL FIGLIO MINORENNE, SCATTANO INDAGINI

26 Marzo 2019 18:31

Chieti - Cronaca

CHIETI – Immagini scioccanti che mostrano minorenni, una bambina di appena 10 anni e altri due ragazzini poco più grandi, protagonisti di un video pornografico.

E' stata una mamma di un alunno di una scuola media di Chieti a trovarle sullo smartphone del figlio. Il video, come racconta Il Centro, stava facendo il giro dei telefonini degli alunni tramite Whatsapp.





La donna ha sporto denuncia e le indagini sono scattate immediatamente. In base a quanto emerso, già altre procure italiane hanno avviato accertamenti sul video e sono riuscite a identificare i minori coinvolti, tutti di fuori Abruzzo. 

La polizia postale di Chieti ha inviato una prima informativa alla procura per i minorenni dell'Aquila, competente per territorio. Verrà aperto un fascicolo e l'obiettivo è scoprire come il filmato sia finito sulle chat dei ragazzini. 

Qualche giorno fa un tam tam incontrollato ha cominciato a diffondersi in città, a una velocità impressionante, tra i genitori di una scuola media: “C'è un video di sesso tra bambini”. È bastato poco per rendersi conto che quelle scene raccapriccianti non sono state girate in ambiente scolastico, né vedono come protagonisti gli alunni della media teatina. 





Fatto sta che una mamma, giustamente allarmata, ha raggiunto gli uffici della Postale, in via Pescara: il filmato è stato subito acquisito. A quel punto è stata formalizzata la denuncia e sono iniziati gli approfondimenti che hanno visto in prima linea anche il Compartimento polizia postale e delle comunicazioni Abruzzo, che ha sede a Pescara, da cui la sezione teatina dipende.

Gli inquirenti e gli stessi docenti hanno raccomandato a più riprese i genitori di controllare sempre gli smartphone dei figli, i messaggi che ricevono via chat e i contenuti a cui accedono quando solo soli. La Postale è da sempre in prima linea per insegnare ai ragazzi un uso responsabile di internet e dei social network. In questa terribile vicenda ci sono diversi profili penali: anche chi divulga il filmato potrebbe essere chiamato a rispondere di detenzione di materiale pedopornografico.

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