L'IMPRENDITORE COLELLA, ''CI VESSANO PER DARE AD ALTRI LA CONCESSIONE''

CHIUDE STABILIMENTO ACQUA SANTA CROCE, 75 IN MOBILITA’: ”E’ COLPA DELLA REGIONE”

6 Settembre 2016 19:56

L'Aquila -

CANISTRO – L’azienda di acqua minerale Santa Croce Spa ha cominciato le procedure per mettere in mobilità tutti i propri 75 dipendenti e non, come previsto dal piano di ristrutturazione fatto qualche anno fa, solo 35 unità.

Contestualmente, l’attivazione del percorso prevede la graduale chiusura dello stabilimento di Canistro (L’Aquila).

Come sottolinea il patron del gruppo di rilevanza nazionale, Camillo Colella, la decisione è stata presa “visto che tutti gli atti della Regione hanno disatteso le istanze sacrosante dell’azienda che ha chiesto il rinnovo della concessione e più volte la proroga, peraltro concessa ad altri, e quindi vanno nella direzione di far chiudere un’attività sana e florida che dà lavoro diretto e indiretto a tanti lavoratori e fornitori”.





La comunicazione è stata fatta ai sindacati dallo stesso Colella, accompagnato dall’avvocato Roberto Fasciani, in una riunione sugli ammortizzatori sociali che si è svolta oggi nella sede della Provincia dell’Aquila, dove non è intervenuta la Regione Abruzzo.

Le rappresentanze sindacali hanno chiesto un nuovo incontro per il prossimo 19 settembre.

Da mesi è in atto un braccio di ferro tra la Santa Croce e la Regione Abruzzo sulla concessione dell’acqua minerale nella sorgente di Canistro, fatto di denunce reciproche e anche di blitz nello stabilimento, anche con l’intervento dei carabinieri, da parte dell’ente regionale che ha messo i sigilli dopo aver revocato la concessione e non concesso proroghe, per bocca della dirigente Iris Flacco, a causa di un documento unico di regolarità contributiva (Durc) non regolare.





Rilievi rigettati dalla Santa Croce, che accusa di essere vessata dalla Regione che “evidentemente vuole dare a concorrenti la concessione”.

“I sindacati hanno chiesto di poterci rivedere il 19 settembre perché nel frattempo, per avere spiegazioni dalla Regione sui bandi, non ancora emessi, sulle proroghe e anche sull’accanimento verso di noi che, in questo modo, non abbiamo altra scelta”, spiega ancora Colella il quale rassicura comunque tutti “sul mantenimento degli impegni economici e con il fisco: ai clienti saranno assicurate le forniture, i dipendenti saranno pagati, come anche tutti i fornitori”.

Colella sottolinea anche di confidare “in una futura ripresa quando la situazione sarà trasparente e legale con una concessione duratura nel tempo per continuare a investire e stare tutti tranquilli”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: