COMUNE AVEZZANO, POLEMICHE SENZA FINE ”SPRECO DI SOLDI PER IL CONSIGLIO DI STATO”

14 Ottobre 2017 18:40

L'Aquila - Politica

AVEZZANO – Si infiamma ulteriormente la situazione ad Avezzano (L'Aquila) dopo che il Tar dell'Aquila ha accolto il ricorso presentato dall'ex sindaco Gianni Di Pangrazio e altri, assegnando 13 seggi alla coalizione di centrosinistra e 9 a quella del centrodestra, ribaltando di fatto l'equilibrio del Consiglio comunale di Avezzano e lasciando l'attuale primo cittadino Gabriele De Angelis che aveva sconfitto Di Pangrazio al ballottaggio lo scorso giugno, senza maggioranza. 

A tuonare in una nota è l'avvocato Roberto Verdecchia, uno dei consiglieri nella lista dei 'rientranti' se il ricorso al Consiglio di Stato annunciato da De Angelis non andasse a buon fine, che si scaglia contro De Angelis per quello che reputa “un nuovo, pesante salasso per le casse comunali perché De Angelis continua ad attingere soldi pubblici per affidare un nuovo incarico all'avvocato Bruno Capponi, professore prdinario presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Luiss di Roma, richiamato subito in servizio dopo l’amara sconfitta al Tar pagata con 17mila euro, per presentare ricorso al Consiglio di Stato, altri 23 mila euro che portano a 40 mila il conto finae per il momento”.





“Il tutto – continua – con la remota speranza di riportare sui banchi del consiglio comunale i sei esclusi senza fargli sborsare un euro, mentre i consiglieri legittimati dal Tar pagano di tasca loro. E stavolta con un aggravante: la 'non risposta' alla secca domanda di una giornalista”.

“De Angelis non vuol rispondere – attacca ancora Verdecchia, che nella nota scrive neo consigliere – in conferenza stampa non ha risposto sui pagamenti del ricorso elettorale, mentre un'ora prima, nelle segrete della Giunta, aveva già deliberato l'affidamento di un nuovo incarico all’avvocato Capponi con parcella per altri 23mila euro, di cui 9mila per 'spese di contributo unificato' quando in tema di ricorsi elettorali le spese sono esenti. 





Si vergogni, usa i soldi dei cittadini impropriamente, poi, spudoratamente, tace di fronte a domande precise della stampa pensando di farla franca conferendo l’incarico ad un professionista in aperta incompatibilità con il Comune per essere stato ed essere ancora il legale nella vicenda Gielle, per la quale il Comune deve vedersi restituita una somma di circa un milione di euro”.

“Le non risposte del primo cittadino non gli fanno certo onore”, conclude Verdecchia, che annuncia 'azioni in tutte le sedi, amministrative e giudiziarie, affinché De Angelis e la Giunta «rispondano delle loro azioni scellerate che danneggiano le casse comunali. La documentazione sarà inviata alle autorità competenti per la verifica del rispetto delle leggi e del corretto uso dei fondi pubblici”. 

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