CONCORRENZA SLEALE: IN ABRUZZO A RISCHIO DUE IMPRESE ARTIGIANE SU TRE

28 Marzo 2018 16:14

Regione -

PESCARA – Allarme abusivismo e sommerso in Abruzzo: due artigiani su tre sono a rischio. 

Nel 2017 la concorrenza sleale nei settori con un tasso di lavoro irregolare superiore alla media è subita da 19.697 attività, il 64% delle imprese artigiane, pari a due terzi dell'artigianato regionale. 

È quanto emerge da un approfondimento di Confartigianato Abruzzo su dati contenuti in un'elaborazione del Centro studi della Confederazione nazionale.





In Abruzzo il tasso di irregolarità dell'occupazione è 16,7% (13,5% in Italia), la regione è quindi al quinto posto in graduatoria dopo Calabria (23,2%), Campania (21%), Sicilia (20,6%) e Puglia (17,6%). 

L'indice di pressione della concorrenza sleale del lavoro non regolare sull'occupazione artigiana è pari a 1,6: il dato rivela il rapporto tra volume del lavoro non regolare che genera concorrenza sleale all'artigianato – occupati non regolari calcolati come media del tasso di irregolarità settoriale ponderata con gli occupati presenti nell'artigianato – e gli addetti dell'artigianato desunti dal Registro Istat ufficiale. 

La situazione peggiore è in provincia dell'Aquila: le imprese artigiane esposte a concorrenza sleale del sommerso sono 4.687, il 67,9%.

Seguono la provincia di Chieti (5.507, 64,5%), quella di Pescara (4.634, 63%) e quella di Teramo (4.869, 61,2%). 





Le imprese artigiane più esposte sono quelle delle costruzioni: 10.727 unità sul totale di 19.697 esposte, il 54,5%. 

Seguono quelle che si occupano di altri servizi alla persona (5.513, 28%), trasporti e magazzinaggio (1.565, 7,9%), servizi di alloggio e di ristorazione (1.104, 5,6%), servizi di informazione e comunicazione (358, 1,8%), agricoltura, silvicoltura e pesca (261, 1,3%). 

“Il quadro che emerge dall'analisi dei dati – commenta il presidente regionale di Confartigianato, Luca Di Tecco – è piuttosto allarmante per una realtà come quella abruzzese, apparentemente tranquilla. La nostra associazione è da tempo impegnata nella lotta al sommerso e all'abusivismo e nella tutela di quegli artigiani che operano in modo corretto e nel rispetto delle regole, portando avanti con onestà il proprio lavoro. Ci mettiamo a disposizione di tutte quelle imprese che vogliano denunciare situazioni di concorrenza sleale al fine di segnalarle alle autorità competenti”. 

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