CONFAGRICOLTURA, ”SUBITO ASSESSORE REGIONALE, SITUAZIONE DISPERATA”

23 Febbraio 2019 11:14

Regione - Economia

L'AQUILA – “E’ necessario accelerare i tempi per la nomina del nuovo Assessore, riceverà in eredità che una situazione al limite delle disperazione”.

E' l’auspicio del Consiglio Direttivo di Confagricoltura, al termine di un’attenta disamina, nel corso di una riunione presieduta da Fabrizio Lobene, presidente Provinciale e Regionale, della situazione politica che si è venuta a determinare a seguito delle elezioni del 10 Febbraio.





“E' importante che all’Assessorato Agricoltura possa godere di una totale autonomia e, nell’ottica di una razionalizzazione funzionale per materia, che gli sia accorpato la delega del turismo e quella dei Parchi e Riserve. la nostra proposta oltre a ripercorrere quanto già fatto a livello Nazionale con il Ministero dell’Agricoltura e Turismo, intende riunire in una sola figura le competenze che riguardano il territorio agricolo e l’ambiente naturale protetto dai parchi e dalle riserve perseguendo l’obiettivo di far dialogare in modo costruttivo le diverse sensibilità ivi compreso il mondo venatorio. Non può essere accettato, invece, l’innaturale accorpamento alle attività produttive”

 

Per quanto riguarda, poi, la scelta della figura Confagricoltura auspica che questa ricada su una figura di alto profilo che abbia acquisito già importanti competenze amministrative.





 

“Il nuovo assessore riceverà in eredità una situazione al limite delle disperazione – ha spiegato Lobene – dovrà affrontare, da subito, questioni particolarmente impegnative: in primo luogo la riorganizzazione dell’apparato amministrativo, che la giunta precedente ha completamente destrutturato, la nomina di un nuovo direttore del Dipartimento, la copertura dei livelli dirigenziali vacanti, e la nomina di una nuova autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale, che deve essere svincolata da quella del direttore”.

Per quanto riguarda il Psr la situazione è drammatica, in questi giorni stanno venendo alla luce le scelleratezze che sono state attuate dal precedente Governo che, pur di dimostrare efficienza ed evitare la restituzione a Bruxelles dei fondi, aveva provveduto a pagare gli aiuti comunitari 2016 e 2017 senza effettuare i dovuti controlli. Ora molte aziende, sottoposte a controllo, stanno ricevendo gli avvisi di restituzione delle somme ricevute a seguito di errori o rettifiche”.

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