CONFIDUSTRIA: FINE CORSA PRESIDENZA, BALLONE ORMAI NON HA RIVALI

di Filippo Tronca

22 Marzo 2015 10:39

Regione - Economia

TERAMO – Nella tormentata corsa alla presidenza della riunificata Confidustria regionale, si rafforza sempre di più la candidatura unica di Agostino Ballone, imprenditore teramano dei trasporti e proprietario dell’azienda Baltour.

Da fonti bene informate, sarebbe questo il nome individuato dalla Commissione di designazione che è già da parecchie settimane al lavoro, e che sarà eletto dalla Giunta con la maggioranza qualificata pari al 70 per cento.

Il suo nome, come successore di Mauro Angelucci, dopo 9 lunghi mesi di vacatio, circolava già da tempo, e ha rappresentato un ingresso in campo che ha sparigliato le carte e messo all'angolo le candidature di Fabio Spinosa Pingue, imprenditore sulmonese, ex presidente di Confindustria L’Aquila, e di Paolo Primavera, ex presidente di Confindustria Chieti.

A giocare a favore di Ballone, l’essere espressione della provincia di Teramo. In Confidustria vige tradizionalmente, infatti, il principio della rotazione, e dopo Angelucci, nato a Torre de’ Passeri e residente a Pescara, e tenendo conto dell’anagrafe dei predecessori, a questo giro la presidenza toccava proprio ad un teramano.





E infatti prima ancora di Ballone il presidente designato era Salvatore Di Paolo, presidente di Confidustria Teramo, morto dopo una sofferta malattia nel marzo 2014.

Le procedure di rito sono tate già avviate e la designazione di Ballone potrebbe essere imminente.

Questo significa che Pingue dovrà rassegnarsi a cedere il passo  Dato in poll position per molti mesi, sembrava essere stato “azzoppato” da uno dei componenti del collegio dei probiviri, l’avvocato Massimiliano Colangelo, teramano, che ha messo in mora la candidatura perché Pingue non ha mai ricoperto l’incarico di amministratore in aziende associate a Confindustria.

I probiviri federali hanno, però, accolto il ricorso di Pingue che è rimasto dunque in corsa, ma nella consapevolezza che il vento oramai spirava da un’altra parte, oltre il Gran Sasso, direzione colline teramane. E consapevole di essere accerchiato da nemici interni, Pingue è arrivato ad afferamre di essere vittima del “metodo Boffo”, insomma una campagna stampa per screditarlo come l'ex direttore dell'Avvenire.

Fuori dai giochi anche Paolo Primavera, ex presidente di Confindustria Chieti, che prima ha tergiversato perché interessato anche alla presidenza della Camera di commercio di Chieti, dalla quale, poi, ha dovuto ritirarsi perché coinvolto in un’indagine giudiziaria.





Le dichiarazioni di Primavera del febbraio 2015, contro L’Aquila capoluogo ritenuta “zavorra d’Abruzzo”, sono state interpretate nell’associazione degli industriali anche come un ulteriore affossamento della candidatura di Pingue.

Senza più rivali Ballone dovrà dunque solo attende che si completi l’iter che lo porterà alla designazione.

Come stabilisce lo statuto della Confindustria, la Giunta, massimo organismo dell'associazione, che rappresenta tutte le articolazioni interne, professionali e territoriali, elegge tra i propri componenti una Commissione di designazione, alla quale affida il compito di individuare e proporre uno o più nominativi tra tutti i soci per l’elezione del presidente.

Individuato il nome, il presidente è eletto dalla Giunta con la maggioranza qualificata pari al 70 per cento del totale dei voti.

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