CONSIGLIO REGIONALE: SI' IN COMMISSIONE A LEGGE ''LAVORO ABRUZZO'' DEL M5S
Pubblicazione: 31 maggio 2018 alle ore 17:09
L'AQUILA - È stato riapprovato in data odierna all’unanimità nella seduta della terza Commissione consiliare attività produttive il progetto di legge del Movimento 5 stelle "Misure a sostegno delle imprese e dell’occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive".
La legge, che dopo un anno di iter aveva già goduto dell'approvazione unanime delle commissioni bilancio e attività produttive, degli uffici legislativi, del comitato per la legislazione e del delegato competente di Giunta Giovanni Lolli, aveva infatti subito lo stop in Consiglio da parte del presidente Luciano D’Alfonso.
Oggi, all’unanimità, il progetto di legge è stato riapprovato.
“Sono soddisfatto del risultato che si è nuovamente raggiunto- commenta il consigliere 5 stelle Riccardo Mercante, primo firmatario del testo -. Lavoro Abruzzo, si propone di rilanciare e salvaguardare l’occupazione sul territorio regionale attraverso premialità, contributi e agevolazioni alle imprese di nuovo insediamento a patto che le stesse si impegnino a mantenere strutture e forza lavorativa all’interno della nostra regione per un determinato numero di anni. Prevista per il mancato rispetto dei parametri di legge la restituzione alle casse regionali dei contributi ricevuti”.
Previste inoltre agevolazioni per favorire il rientro in regione di quelle imprese che hanno già delocalizzato all’estero, cosiddetto back reshoring.
"Siamo soddisfatti - spiega Mercante - anche perché la proposta di legge è stata molto apprezzata oltre che dal delegato di giunta Giovanni Lolli dagli assessori Giorgio D’Ignazio e Lorenzo Berardinetti e dal consigliere regionale Mario Olivieri che hanno deciso di apporre la loro firma al testo".
“Una legge come questa - continua - in Abruzzo è più che mai necessaria e di fondamentale importanza E' allarmante infatti il numero sempre crescente delle aziende che decidono di licenziare e delocalizzare le attività produttive all’estero. Non è solo la massimizzazione del profitto a scatenare il fenomeno e a rendere difficile il fare impresa, ma una serie di fattori tra i quali burocrazia, costo del lavoro, tasse, deficit logistico-infrastrutturale, difficoltà di accesso al credito e costi energetici. Da qui la necessità di prevedere una legge con l’obiettivo principale di contrastare il fenomeno e di favorire nuovi insediamenti d’impresa ridando slancio ai livelli occupazionali".
"Ora, vista l’importanza del provvedimento, non resta che aspettare che l’intero consiglio regionale approvi al più presto la legge, conclude”.
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