L'AQUILA – Potrebbe a breve volgere al termine il vuoto di potere che si è creato, con pesanti conseguenze in termini di erogazione di servizi e mancati pagamenti, nel Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Abruzzo (Corecom), da quando è scaduto il decennale mandato, a inizio settembre, del presidente Filippo Lucci.
E' stato infatti pubblicato il 16 ottobre sul Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo, la determina del servizio Gabinetto di Presidenza del Consiglio regionale, con il bando per la nomina del nuovo presidente, con scadenza per presentare le domande fissata al 26 ottobre, a soli 10 giorni dalla pubblicazione.
Sarà un bando lampo, in quanto come già riferito da Abruzzoweb, due pareri giuridici opposti paralizzano l'attività del Corecom, e di conseguenza restano al palo le istanze di pagamento di rimborsi di cittadini che hanno avuto ragione nei contenziosi con le compagnie telefoniche, e il pagamento di radio e tv private abruzzesi per gli spot elettorali.
Per il servizio “Legislativo, qualità della legislazione e studi” del Consiglio regionale, infatti quello del Corecom non è un cda “perfetto”, è possibile dunque l'auto-convocazione dei membri del cda, per assumere decisioni, purché siano all'unanimità. Componenti del cda Ottaviano Gentile e Michela Ridolfi, in carica fino a ottobre 2020.
Per all'Avvocatura della Giunta regionale il cda del Corecom è “perfetto”, ovvero non si può riunire, in assenza del presidente, e nulla può decidere. Nel dubbio, il componente Ridolfi, diserta le convocazioni di Gentile.
Il bando è stato indetto nell'ultimo giorno utile, ovvero entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bura della modifica legislativa, avvenuta il 16 agosto in consiglio regionale, che ha stabilito che il presidente del Corecom non può durare in carica più di dieci anni, e vanno calcolati, in questo arco temporale, anche i periodi di prorogatio, tra una nomina e l'altra. Il chiarimemto che ha di fatto accorciato il mandato di Lucci, che era rimasto in sella anche in un lungo periodo di vacatio.
Nella determina dirigenziale che ha approvato il bando, non a caso si premette che la presidenza del Consiglio regionale chiede di agire al fine di “porre in essere speditamente ogni necessaria incombenza per la regolare costituzione del Comitato”.
Il responsabile del procedimento è il dirigente del servizio Gabinetto di Presidenza Emanuela Grimaldi, che verificata la conformità formale e i requisiti delle candidature, trasmetterà i curricula al presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, che effettuerà la nomina, d’intesa con il presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, “tra persone che diano comunque garanzia di assoluta indipendenza, sia dal sistema politico istituzionale, che dal sistema degli interessi di settore delle comunicazioni oltre che comprovate competenze ed esperienza nel settore delle comunicazioni”.
Insistente è la voce comunque, che nella ripartizione delle poltrone tra le forze politiche del centrodestra, in applicazione dello spoil system, quella del Corecom, che vale 2.400 euro lordi al mese, spetterà alla Lega.
Anche nel bando si stabilisce, come requisiti, oltre alla cittadinanza italiana, ed essere a posto con la fedina penale, quella di poter garantire l”'assoluta indipendenza dal sistema politico istituzionale e dal sistema degli interessi di settore delle comunicazioni”
E ancora “il possesso di competenza ed esperienza nel settore delle comunicazioni, nei suoi aspetti culturali, giuridici e tecnologici”.
Non possono partecipare al bando “coloro che hanno ricoperto la carica per due mandati consecutivi”, e dunque anche l'uscente Lucci, che è stato in carica 10 anni, “coloro che si trovano in posizione di quiescenza quale lavoratore pubblico e privato”.
Bando infine precluso a chi ricopre incarichi politici, a dipendenti regionali, ed anche ad “amministratore, dirigente, dipendente o socio di imprese pubbliche o private operanti nel settore radiotelevisivo o delle telecomunicazioni, della pubblicità, dell'editoria anche multimediale, della rilevazione dell'ascolto e del monitoraggio della programmazione, nazionale e/o locale”.
Il nuovo presidente resterà in carica per cinque anni, indipendentemente dalla durata della Legislatura.
Download in PDF©