CROGNALETO: ”STAZIONE CARABINIERI INTITOLATA ALLA MEMORIA DI FILIPPONI”

30 Aprile 2019 14:28

Teramo - Cronaca

TERAMO – Sarà proposta breve dal Parco nazinale Gran Sasso Monti della Laga, l’intitolazione della stazione dei Carabinieri Forestali del paese di origine Crognaleto (Teramo) alla memoria  di Antonio Filipponi, il 48enne carabiniere forestale di Nerito di Crognaleto morto sulla A24, colto da un infarto alla guida mentre andava al lavoro ad Assergi. 

Lascia la moglie Vincenza Salari, e le figlie Lucia, 17 anni, ed Angelica, 12 anni. 

“La viva passione e l’alta a professionalità  di Antonio Filipponi  – dichiara il Presidente dell’Ente Parco  Tommaso Navarra – sono sempre stati pietra angolare della concreta ed essenziale operatività dei servizi dei Carabinieri Forestali, già Corpo Forestale dello Stato, in favore della nostra area protetta, passione e professionalità che nascevano dal sincero attaccamento al proprio territorio  e che erano un vero esempio  per tutti noi nell’adempimento del proprio dovere quotidiano.”





Filipponi è stato residente per gran parte della propria vita a Nerito di Crognaleto , paese in cui la famiglia di entrambi i genitori era originaria. L’attaccamento alla sua terra lo hanno da sempre mantenuto sulle montagne d’Abruzzo ed in particolare Teramane.

E’ entrato nel Corpo Forestale dello Stato nel mese di luglio del 2000 dopo aver lavorato per diverso tempo come autista di autobus turistici e di linea per una Società locale.  Nel Corpo Forestale dello Stato ed a conferma della sua particolare attenzione alla montagna ha prestato servizio prima nella Stazione CFS di Rocca Santa Maria e successivamente presso il CTA di Assergi, con una breve parentesi presso la Stazione Carabinieri Parco di Crognaleto.

La sua particolare predisposizione per la meccanica lo ha da subito impegnato nel settore automezzi, ed in particolare per la guida di mezzi speciali fra cui le autobotti con le quali era sempre in prima linea negli interventi di spegnimento degli incendi boschivi in tutto il territorio della Regione Abruzzo. Era fra i migliori autisti che il Corpo aveva. 

Tutta la sua vita lavorativa si è svolta all’interno del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per una sua scelta di vita e perché credeva fermamente nella possibilità di un riscatto per le aree interne che da troppo tempo hanno sofferto e soffrono di spopolamento ed isolamento. Per questo motivo e senza non pochi sacrifici aveva deciso con la Moglie Vincenza di rimanere a Nerito e di contribuire per quello che poteva alla vitalità del paese. L’interesse per la natura lo hanno visto sempre in prima linea nei vari censimenti della fauna (cinghiali, lupo, camoscio, aquila reale) che nel corso degli anni l’Ente Parco ha annualmente organizzato.





Per tutti è stato un animatore, un trascinatore, al punto da diventare per diverso tempo uno dei componenti e poi il Presidente della Pro loco di Crognaleto.

Nel corso della sua carriera è sempre stato disponibile ad aiutare i propri concittadini e nelle situazioni critiche la popolazione che aveva bisogni di supporto. Per tale motivo ha meritato diversi riconoscimenti pubblici fra cui: L’Encomio solenne del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali per il sisma che ha colpito l’Abruzzo nell’aprile 2009: l’encomio solenne del Comando Unità per la Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare per il sisma che ha colpito il Lazio, le Marche, l’Abruzzo e l’Umbria nei mesi di agosto e ottobre 2016, L’Encomio Semplice della Regione Carabinieri “Abruzzo e Molise” per gli eventi nevosi e sismici che hanno colpito l’Abruzzo nel gennaio 2017.

“Sono sicuro che l’Ente Parco e la sua Comunità identitaria sapranno essere vicini alla famiglia in giusto ricordo di una persona che ha saputo onorare la divisa e le Istituzioni per le quali ha operato. In tal senso sarà mia cura proporre in sede di prossimo Consiglio Direttivo l’intitolazione alla memoria dell’App.Sc. Antonio Filipponi della stazione dei Carabinieri Forestali del paese di origine Crognaleto ragione di vita e di azione imperitura del Forestale Antonio Filipponi”, conclude Navarra. 

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