CROLLI IN CHIESA SAN MARCO: SINDACO BIONDI, ”SEGUIAMO QUESTA COME ALTRE CRITICITA”’

19 Dicembre 2018 06:45

L'Aquila -

L'AQUILA – “Da un certo punto in poi l'orientamento degli uffici comunali è quello di considerare la fase dell'emergenza e della messa in sicurezza conclusa. Stiamo comunque seguioendo da vicino e affrontando volta per volta criticità, non solo della chiesa di  San Marco, ma di altri edifici inagibili. Fermo restando che se ci sono edifici non sicuri, spetta al titolare del bene metterlo in sicurezza”.





Così il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi,  a margine  dell'inaugurazione della restaurata chiesa di Santa Maria del Suffragio, rompe il silenzio sulla vicenda di un'altra chiesa che dista a poche decine di metri, quella di San Marco, inagibile e pericolante. Almeno  in base a quanto attestato dall'ingegnere Paolo Cicchetti, in una relazione di ottobre scorso, descrive in una situazione di pesante degrado e instabilità, con nuovi crolli lungo le navate, crepe che si allargano, e con le torri campanarie che potrebbero collassare,  coinvolgendo anche sulla nuova sede della Prefettura, in un' area potenzialmente a rischio, frequentata ogni giorno da tanti operai e cittadini.  

Tutto questo mentre la ricostruzione della chiesa è al palo, a causa di uno scontro, anche nelle aule giudiziarie, tra dall’Ente parrocchia, di cui è legale rappresentante don Daniele Pinton, e il Comune, intorno alla natura pubblica o privata dell'intervento, e sulle modalità di finanziamento. Intanto Biondi tiene a precisare, che come avvenuto s casi analoghi, la messa in sicurezza ulteriore e straodinaria di un bene spetta per legge al titolare del bene, in questo caso all'Ente Parrocchia. 





Abruzzoweb al sindaco Biondi aveva chiesto lumi sulla linea che intende adottare sulla vicenda. Ovvero di chiusura, in continuità con il precedente amministrazione, oppure improntata ad un maggior dialogo, soprattutto per velocizzare l'iter, tenuto conto che la mancata ricostruzione della chiesa rischia di compromette anche il ritorno a casa di decine e decine di cittadini residenti nei palazzi circostanti. Il primo cittadino ha risposto annunciando che avrebbe interessato i dirigenti competenti, per avere un quadro esatto e aggiornato su una questione molto delicata.

E Biondi ora assicura però che “gli uffici lavorano quotidianamente su questo e su altri casi. Anche oggi a margine di questa bella manifestazione sono venuti da me a segnalare esigenze e problematiche. Dobbiamo essere consapevoli che si vive in una realtà particolare”.

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