CUPELLO – “Carcio” d’inizio a Cupello (Chieti) per il Festival del Carciofo, il gala all’insegna del sapore e della scoperta delle proprietà e potenzialità della “Regina di Cupello”: la varietà Mazzaferrata di carciofo. Fino al 1° maggio convegni, stand gastronomici, musica e spettacoli trasformeranno l’evento in un piacevole viaggio nell’eccellenza del territorio.
Le notizie storiche che comprovano la presenza del carciofo nel Vastese risalgono al 1575, quando il padre domenicano Serafino Razzi, nel suo diario di viaggio in Abruzzo, andando da Histonium (Vasto) a Punta Penna e descrivendo i luoghi attraversati, cita la presenza dei carciofi selvatici.
Cynara scolymus, questo il nome botanico per designare il carciofo, spiega Antonio D’Adamo agronomo della cooperativa ortofrutticola “San Rocco” di Cupello, nella varietà del Mazzaferrata di Cupello è riconducibile alla categoria dei ‘romaneschi’ e si contraddistingue per la totale assenza di spine, la compattezza del capolino e il foro centrale caratteristico.
I territori prettamente argillosi di Cupello, continua D’Adamo, fanno sì che il mazzaferrata esalti al massimo le sue caratteristiche organolettiche e nutraceutiche ed in particolare il contenuto di zuccheri, inulina e cinarina che garantiscono al carciofo di Cupello una dolcezza sorprendente.
Il carciofo scende in campo e si accende la sfida tra le Scuole alberghiere di Termoli e Villa Santa Maria.
Dinanzi alla giuria tecnica composta da Tessa Gelisio, conduttrice televisiva di Cotto e Mangiato, dal comico Vincenzo Olivieri, dal gastrosofo Sergio Grasso e dallo chef stellato Peppino Tinari, sfileranno piatti eccezionali e creativi come il cappone con crema di carciofo e il semifreddo al carciofo con cappero salato e liquirizia.
“Il carciofo di Cupello – sottolinea lo chef Tinari – è forte e gentile come noi abruzzesi e ha un cuore grande che permette di spaziare dall’antipasto al dolce garantendo belle soddisfazioni”.
Una quattro giorni di Primavera che Manuele Marcovecchio, sindaco di Cupello, definisce come “qualcosa di più e di meglio di una sagra tradizionale intendendo proporre una degustazione di piatti raffinati a base di carciofo”.
Nella struttura coperta allestita per l’occasione si possono degustare due menù a base di carciofo al costo di 15 euro: il menu giallo Villa Cupello e il menu blu Villa Schiavoni.
Nel menù giallo: passatina di fave con fiocchi di carciofi e crostini alla parika, saccottino di crepe con ricotta e carciofi su vellutata della regina di Cupello (mazzaferrata), carciofo classico ripieno cupellese e sfera di gelato al carciofo.
Nel menu blu: passatina di fave con fiocchi di carciofi e crostini alla parika, cicatelli freschi con cubetti di ventricina e cuori di carciofi, mazza ferrata al profumo di agrumi su pancetta di maiale cotto a bassa temperatura per 30 ore e sfera di gelato al carciofo.
Sabato 29 aprile
Ore 16 – 18 – CarcioCycling
Ore 17 – Circo dei Colombaioni – Piazza Galliano
Ore 18 – CarcioStreet
Ore 19.30 – Apertura stand gastronomici
Ore 21 – Night Green in Piazza Garibaldi con I Folli, Vattelapeska e Piccola Orchestra Underground
Ore 24 – Dj set – Largo del Re
Domenica 30 aprile
Ore 9.30 – CarcioMoto a cura di A.S. Moto “Gizza”
Ore 11 – Santa Messa
Ore 12 – Aperitivo in giardinetto – Corso Mazzini
Ore 12.30 – Apertura stand gastronomici
Ore 17 – Circo dei Colombaioni
Ore 19.30 – Apertura stand gastronomici
Ore 21.30 – Da Made in Sud Francesco Cicchella
Lunedì 1° maggio
Ore 11 – Consegna riconoscimenti ai produttori del Carciofo di Cupello
Ore 12 – Apertura stand gastronomici
Ore 13 – Pranzo “sensoriale”
Ore 16 – Fattoria didattica
Ore 19.30 – Apertura stand gastronomici
Ore 22 – Arrivederci Festival
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