NEL TEMPIO DELLA PALLA OVALE IL GIOVANISSIMO ABRUZZESE CONQUISTA IL TITOLO DI METAMAN, ''E' UN SOGNO CHE SI REALIZZA''

DAL NEROVERDE AQUILANO A QUELLO DELLA LANGLEY, PANELLA VINCE IL RUGBY DEI GRANDI

di Alessia Centi Pizzutilli

17 Marzo 2018 19:40

L'Aquila -

L’AQUILA – Quando la vita cambia all’improvviso, quando bastano pochi secondi catturati in un video per ritrovarsi a vivere il sogno di sempre, accanto ai propri idoli, ma con la stessa forza e umiltà di chi non dimentica le proprie radici e a vincere il campionato nazionale School inglese under 18 NatWest vase, in Inghilterra, con la Langley School, il college che frequenta da settembre scorso, a Loddon nella contea di Norfolk.

È la storia di un giovane aquilano, Simone Panella, con una passione straordinaria per la palla ovale, che ha contribuito al grande successo della squdra inglese con 14 mete, nessuna sconfitta e il record dei punti segnati con una differenza tra quelli subiti di 487.

Una passione nata sui campi aquilani dove ha vestito la maglia neroverde della Polisportiva L’Aquila rugby, che a soli 16 anni lo ha portato in quello che è considerato il tempio del Rugby.

“L’Inghilterra è l’obiettivo di molti giocatori di rugby, gli atleti più forti del mondo sono cresciuti nei campi inglesi e raggiungere un traguardo così importante in terra inglese è sicuramente un sogno che si realizza e un’emozione difficile da descrivere a parole”, così Simone, secondo centro oggi ala, racconta la sua esperienza fuori dai confini italiani, lontano dagli affetti, ma spinto dalla forza dell’amore per lo sport che ha praticato sin da piccolo.

“La cosa più bella del mondo della palla ovale è il rapporto che si crea sul campo con i compagni di squadra – spiega ad AbruzzoWeb – è un legame che ti resta per tutta la vita, raggiungere traguardi e obiettivi insieme è bellissimo, come del resto condividere le vittorie, ma anche le sconfitte, che poi sono quelle che ti insegnano a rialzarti con forza”. 

Il giovane atleta aquilano, che studia e gioca per la Langley School, i cui colori, tra l'altro, sono il nero e il verde, come quelli dell'Aquila, è rimasto colpito dal sistema scolastico inglese, perché “responsabilizza in modo veloce, siamo noi ragazzi a scegliere gli ambiti di studio, senza togliere tempo allo sport”, ma è molto legato alle sue origini, “non le dimenticherei mai, anzi, appena posso torno all’Aquila e vado a Centi Colella, per salutare i miei amici”. 

Un sogno, quello di giocare negli storici stadi inglesi, iniziato quasi per caso e reso possibile dal sostegno della famiglia, mamma, papà e la sorella Elena, che studia all'Università di Bologna, dei compagni e allenatori neroverdi e un pizzico di fortuna, come racconta a questo giornale il padre di Simone, Pierluigi Panella, noto commerciante aquilano, titolare dell’azienda Beccafico Drink Store. 





“L’anno scorso durante una partita a Centi Colella, quando ancora militava nella Polisportiva, il suo allenatore Roberto D’Antonio ha postato sulla pagina 'Delinquenti prestati al mondo della palla ovale', su Facebook, l’azione di Simone, che lo ha portato in meta. Oltre 25 mila visualizzazioni  e quei pochi secondi sono arrivati in Inghilterra, da dove ci hanno contattato per proporci di fargli fare uno stage di quattro giorni, che sarebbe iniziato il primo aprile, il giorno del suo compleanno – ricorda il papà – Con mia moglie abbiamo deciso di regalarglielo per i suoi 16 anni”.

In terra inglese, il giovane aquilano ha superato una selezione a cui hanno partecipato circa 70 ragazzi provenienti da tutta Europa.

Ed è stato l’unico italiano ad essere preso al college, frequentato da 530 persone. 

Si tratta di un college privato, come tutti quelli inglesi, ma il sistema è totalmente differente da quello italiano, “la meritocrazia è al centro di tutto in Inghilterra – spiega Pierluigi Panella – Simone ha ricevuto una borsa di studio e, alla luce dei suoi risultati scolastici, ne riceverà un’altra maggiore. Inoltre riceviamo un report settimanale, che ci aggiorna sul percorso di formazione, i voti, il programma, insomma, è come se fossimo lì con lui”. 

Non solo studio, ma anche sport e ad alti livelli.

Mercoledì scorso, infatti, nello storico stadio londinese di Twickenham, la Langley School ha vinto il campionato nazionale School inglese under 18 NatWest vase, superando per 48-22 il Wirral Grammar School e Simone Panella ha contribuito con due mete: la prima dopo appena 4 minuti dal fischio di inizio e la seconda al 13 esimo del secondo tempo, facendo altrettanti assist finali, ricevendo il titolo di metamen” del campionato.

Prima della finale, i giocatori inglesi hanno ricevuto un in bocca al lupo speciale dai campioni Manu Tuilagi, idolo dell’aquilano, Ben Youngs e Telusa Veainu dei Leicester Tiger.

“Credo che per lui sia stato come toccare il cielo con un dito – dice emozionata e orgogliosa Annarita Andreassi, mamma di Simone, ad AbruzzoWeb – Ricordo quando lo portai la prima volta in un campo di rugby, aveva 6 anni, stentava quasi ad entrare, poi è stato amore a primo tocco”. 





Piena di emozione, la madre dell’atleta aquilano ammette che “non è stato facile lasciarlo andare, ma questo non glielo abbiamo mai detto, perché in questi casi il sostegno della famiglia è fondamentale. Sicuramente sta vivendo una bella esperienza che lo ha fatto crescere. L’ho lasciato ragazzino e l’ho ritrovato uomo”. 

Quando si è così giovani, però, c’è il rischio che, andando a vivere in un contesto nuovo, dove non si conosce nessuno, in un mondo con usi diversi, si senta la nostalgia di casa e si scelga di tornare indietro. 

“Non ha mai mollato, anche nelle situazioni difficili è riuscito a superare le criticità a testa alta – svela la mamma – Ci sentiamo tutti i giorni e gli dico sempre che di credere nei propri sogni e andare avanti, con tutta la determinazione possibile che ha dimostrato in questi mesi”. 

La cosa più dura è stata “staccarsi dagli affetti, dai campi di Centi Colella che lo hanno cresciuto, ma il sogno era troppo grande e Simone ha mostrato una forza incredibile. Certo quando torna la prima cosa che fa è salutarci al volo e poi sentire gli amici e i compagni di squadra neroverdi”, dice sorridendo. 

Il futuro per l’aquilano è ancora tutto da scrivere.

“Lui è soddisfatto, lo sento felice e noi siamo orgogliosi di Simone, che ha avuto tanto coraggio, ma adesso deve tenere i piedi per terra, il rugby è una parentesi della vita, anche se non si può mai sapere fin dove si può arrivare”, conclude la mamma.

La finale si può vedere sul sito https://www.youtube.com/watch?v=PGvug_5YLUE .

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