DEPURAZIONE: INGEGNERIA NATURALISTICA PER IMPIANTO PESCOCOSTANZO

13 Febbraio 2017 11:42

L'Aquila - Cronaca

PESCOCOSTANZO – Saca Spa e Parco nazionale della Majella uniti per l’ambiente. I due enti, infatti, hanno sottoscritto una convenzione, che svilupperà una importante collaborazione, per l’adeguamento dell’impianto di depurazione delle acque reflue di Pescocostanzo (L'Aquila) anche attraverso la realizzazione di un trattamento di fitodepurazione.

Il progetto di adeguamento dimensionale, funzionale e tecnologico dell’impianto (redatto dagli uffici della Saca), tiene conto dell’importanza di preservare la zona in cui lo stesso sorge, Quarto Grande, situata in zona B del Parco Majella, all’interno di un Sito di importanza comunitaria (Sic) e in Zona di protezione speciale (Zps).





Si tratta di un’area caratterizzata dalla presenza di specie rare di flora e da una conformazione carsica naturalmente predisposta all’assorbimento di eventuali inquinanti i quali, a valle, rischierebbero di contaminare il fiume Vera.

Per evitare qualsiasi danno, quindi, nel nuovo impianto verranno insediate specie selvatiche di piante depurative (tifa, iris, coltellaccio, salici), in grado di ossigenare e purificare l’acqua e trattare, quindi, naturalmente, le acque reflue. È questo il campo sul quale si muoverà il personale del Parco fornendo circa 8mila piante autoctone, scelte all’interno dei suoi giardini botanici, con il sostegno nella fase di piantumazione e supportando la sua valorizzazione per finalità accessorie.

Tra queste risaltano quelle legate alla formazione di uno stagno biologico di forte richiamo per l’avifauna, punto di partenza per un percorso naturalistico-didattico, di avvistamento uccelli e visite guidate.





“La Saca spa – dice in una nota l’amministratore Luigi Di Loreto – è, oggi più che mai, impegnata in prima linea sul campo della tutela ambientale attraverso l’utilizzo di tecnologie di depurazione naturale. La progettazione è stata condivisa sin dall’inizio con gli Enti a presidio del territorio, soprattutto con il Parco Majella con il quale si è iniziato un percorso virtuoso che vuole diventare, nel tempo, sempre più organico e strutturato”.

“Le sinergie messe in atto tra Enti che pure operano in campi diversi – spiega a proposito Franco Iezzi, presidente del Parco Majella- possono condurre a risultati considerevoli, segno che la collaborazione resta sempre un ingrediente imprescindibile a beneficio dell’intera comunità e, in questo caso, della natura”.

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