DETENUTO GETTA OLIO BOLLENTE ADDOSSO AD AGENTE NEL CARCERE DI SULMONA

20 Giugno 2018 12:54

L'Aquila - Cronaca

SULMONA – Ennesimo episodio di violenza ai danni di agenti penitenziari nelle carceri abruzzesi: un poliziotto di 47 anni originario di Chieti è rimasto ustionato da olio bollente che un detenuto gli ha lanciato contro durante il giro di controllo nel carcere di Sulmona (L'Aquila) nella sezione speciale dove si trovano i detenuti più pericolosi.

Durante l'aggressione sono intervenuti a difendere il collega altri due poliziotti penitenziari, anche loro rimasti feriti in maniera più lieve e medicati al pronto soccorso dell'ospedale di Sulmona, mentre il collega è stato operato nel reparto Chirurgia dello stesso ospedale.





Dai primi controlli i medici hanno garantito che non ci saranno segni permanenti sul corpo e sul viso. Uno dei feriti ha dichiarato che si tratta di una sconfitta delle istituzioni.

A renderlo noto è il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Spp Aldo Di Giacomo.

“Mi rivolgo al nuovo ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – scrive in una nota – chiedendo interventi urgenti e straordinari tesi a fermare la mattanza che quotidianamente vede vittime gli agenti di Polizia penitenziaria, che svolgono il proprio dovere al servizio dello Stato in strutture che ormai non garantiscono più alcuna sicurezza”.





Per il sindacalista, “è inaccettabile assistere e subire passivamente l’escalation di violenza che da tempo, grazie alle scellerate scelte politiche poste in campo dal precedente ministro della Giustizia Andrea Orlando e dai vertici dell’amministrazione penitenziaria, quotidianamente gli appartenenti al Corpo sono costretti a subire”.

“Chiedo come primo atto concreto- finalizzato a ristabilire la legalità all’interno delle strutture penitenziarie – continua Di Giacomo – l’abolizione sistema di vigilanza dinamica, fortemente voluto dal ministro Orlando e dal governo che egli rappresentava che ha permesso ai delinquenti rinchiusi nelle strutture penitenziarie di avere troppa libertà ed autogestione”.

“Esprimo tutta la mia solidarietà al personale coinvolto nel drammatico evento preannunciando. Se non dovessero giungere immediate risposte, preannuncio azioni eclatanti per portare all’attenzione della opinione pubblica la drammatica realtà di chi quotidianamente sacrifica la propria vita alle istituzioni”, conclude il sindacalista.

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