MILANO – Edison ritiene “infondata” la richiesta di risarcimento dei danni causati dalla contaminazione riscontrata nell'area di Bussi inoltrata dal Ministero dell'Ambiente e ricorda che “ci sono altri soggetti responsabili della bonifica, privati e pubblici, e auspica che tutti facciano la loro parte”.
Edison si dice “pronta a onorare i propri obblighi e a affrontare, come avvenuto in passato, con serenità e serietà l'iniziativa del Ministero dell'Ambiente, rispetto alla quale non mancherà di intraprendere tutte le possibilità di difesa a propria tutela”.
Il gruppo ritiene che “la valorizzazione economica del danno indicata nella richiesta del Ministero dell'Ambiente sia basata su stime e parametri infondati e su elementi errati e non accertati”. Il gruppo sottolinea inoltre che “il ministero richiede attività di bonifica solo a Edison, che è peraltro l'unico soggetto a essersi fatto carico – anche economicamente – delle azioni di ripristino del territorio”.
“La società ha già avviato – viene spiegato nella nota – le attività propedeutiche alla bonifica che si è impegnata a portare a termine, come da progetto presentato al ministero dell'Ambiente nel 2018 e progressivamente integrato accogliendo le richieste di tutti gli enti competenti”.
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