IL CONFLITTO CON DE MATTEIS CHE IMBARAZZA LA MAGGIORANZA: ''SI PARLINO''

DOPPIO INCARICO ATER-GSA ALLA ALOISI: BIONDI NON DICE NO, ”VEDREMO I RISULTATI”

di Alberto Orsini

16 Agosto 2017 09:03

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Per il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, non essendoci ostacoli di legge, il neo consigliere d’amministrazione della società idrica Gran Sasso Acqua Francesca Aloisi può svolgere un doppio incarico pubblico, rimanendo anche presidente dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) provinciale: “Se i due ruoli siano compatibili o meno dipende da quello che uno fa e come lo fa, dalla voglia, la passione e il tempo che ci mette”.

Così, parlando con AbruzzoWeb, il primo cittadino avalla di fatto la situazione fino a prova contraria, spegne le polemiche e mette in qualche modo freno agli attacchi feroci che, al doppio incarico, ha rivolto un consigliere comunale di maggioranza, Giorgio De Matteis, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, tra l’altro il partito di Biondi, che contro la Aloisi ha emesso ben tre comunicati stampa in pochi giorni.

La doppia poltrona vale la somma di 30 mila euro lordi l’anno, 12 mila all’Ater e 18 mila alla Gran Sasso. Non abbastanza per la Aloisi, che in un’intervista esclusiva a questo giornale ha fatto notare come “per le responsabilità che si hanno, non siano grandi cifre”.





“Che cosa la Aloisi farà da consigliere di Gsa lo valuteremo sulla base dei risultati, per ciò che ha fatto all’Ater, invece, non spetta a me giudicare il suo lavoro”, dice Biondi, in relazione alle critiche di impasse totale nella ricostruzione post-terremoto 2009 delle case popolari, che era in capo alla Aloisi: solo uno dei sottoinsiemi di una ricostruzione pubblica che in generale fin qui è andata maluccio.

“La ‘pubblica’ ha scontato ovunque ritardi clamorosi, sulle responsabilità si andrà a indagare ma ora che il Cipe ha finanziato l’Ater per intero speriamo che vengano superate lungaggini”, fa notare ancora il sindaco.

Che su un aspetto fa una sottolineatura particolare: la Aloisi non è la “sua” pedina nel Consiglio d’amministrazione, com’è noto, difatti, il fedelissimo biondiano è il nuovo presidente, Fabrizio Ajraldi.





“La designazione non è mia, ma è stata fatta dall’assemblea, serviva una quota rosa ed è stata individuata nella Aloisi”, esigenza imprevista perché la donna obbligatoria per legge in Cda doveva essere del centrosinistra che, però, non avendone candidate, ha rinunciato al posto in cambio di una carica in più nel Collegio sindacale.

“Comunque la conosco, ho avuto rapporti come amministratore (sindaco di Villa Sant’Angelo, ndr) con l’Ater, è una che si dà da fare, ma subisce le contingenze negative che hanno condizionato la ricostruzione pubblica”.

Quanto alle note di De Matteis che hanno imbarazzato l’amministrazione, per Biondi “la conflittualità è un bene ma solo in senso positivo. Con affetto per entrambi, mi auguro che si incontrino e chiariscano le rispettive posizioni”.

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