DUE GEMELLE ABRUZZESI TRA GLI STUDENTI PROTAGONISTI DEL REALITY DI RAI DUE 'IL COLLEGIO'
Pubblicazione: 08 febbraio 2019 alle ore 12:13
CITTA SANT'ANGELO - Ci saranno anche due gemelle di Città Sant'Angelo (Pescara) Cora e Marilù Fazzini di 15 anni tra i partecipanti alla terza edizione del docureality di Raidue "Il Collegio".
"Ideologia contro tecnologia, un confronto tra generazioni", dopo lo straordinario successo di pubblico e critica delle prime due edizioni, "Il Collegio", in onda a partire dal 12 febbraio e ogni martedì alle 21, 20, quest’anno catapulta un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 17 anni nel 1968.
"Il Collegio" nasce dal format internazionale "Le Pensionnat – That’ll teach’em" di cui la Rai ha acquisito i diritti, è un programma realizzato in collaborazione con Magnolia (Banijay Group), di Luca Busso, scritto con Caterina Gaia, Emanuele Morelli, Marco Migliore, Matteo Corfiati, Piera Sorrentino, Simone Cordella, Valentina Monti; con la regia di Fabrizio Deplano.
Il format si sta via via affermando come un vero e proprio fenomeno di costume specie tra i giovanissimi e gli adolescenti, considerato "l’inedito esperimento televisivo e sociale".
Il ’68 è un anno speciale, particolarmente significativo e ricco di cambiamenti: nelle piazze il mondo dei giovani è in subbuglio per rivoluzionare la scuola e la società. Riusciranno queste idee a varcare le mura del severo Collegio Convitto di Celana, a Caprino Bergamasco, dove vigono le ferree regole comportamentali e disciplinari degli anni ’60? Come raccoglieranno e reinterpreteranno lo spirito del ‘68 che ha cambiato il mondo gli adolescenti del 2018, cresciuti con più tecnologia che ideologia?
A fare da voce narrante del programma ancora una volta il conduttore Giancarlo Magalli, che racconterà la vita di 18 studenti, 9 ragazze e 9 ragazzi, lontani da casa e, soprattutto, da smartphone e computer. Un’esperienza educativa di formazione e di relazioni molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana.
Dopo le edizioni ambientate nel 1960 e nel 1961, quest’anno la nuova classe si trova alle prese con la scuola media unica nata dalla riforma del 1962. Alcune materie sono scomparse ed altre nuove sono state introdotte: non c’è più il Latino, ma c’è l’Educazione Civica. Il Canto Corale è diventato Educazione Musicale ed è comparsa, per la prima volta, l’Educazione Artistica.
Ma soprattutto c’è la voglia di rivoluzione che nel ‘68 ha agitato i giovani di tutta Italia e non solo. Nel tentativo di arginare l’onda del cambiamento, il collegio diventa ancora più severo e sottopone i nuovi allievi ad un test di ingresso: per ottenere la divisa, i candidati devono ottenere la sufficienza in un breve esame di Educazione Civica.
L’agitazione tra i ragazzi è tanta e, subito dopo i risultati dell’esame, si avverte che quest’anno la classe sarà profondamente diversa da quelle che l’hanno preceduta: invece di fare gruppo di fronte alle difficoltà dei primi giorni in collegio, iniziano a perdersi in piccoli diverbi.
Nel suo discorso iniziale, l’inflessibile preside Paolo Bosisio annuncia che i venti di rivolta rimarranno fuori dal suo istituto. Tuttavia, nelle lezioni di Italiano, Storia, Geografia e soprattutto Educazione Artistica, si comincia a parlare dei temi delle grandi Rivoluzioni, da quella Russa a quella non violenta di Gandhi, al Surrealismo, e negli studenti inizia a germogliare il desiderio di cambiamento.
Ad accompagnarli e guidarli in questa esperienza, oltre al preside, 7 professori e due sorveglianti, selezionati con particolare cura per rispecchiare e far rispettare le ferree regole comportamentali e disciplinari di quell’epoca.
La disciplina, infatti, rappresenta il punto focale del programma e un importante scarto tra il sistema educativo e scolastico attuale e quello degli anni ’60. Una vera e propria sfida per i ragazzi, abituati a studiare e relazionarsi dietro ad uno schermo, che dovranno, ad esempio, dire addio a tutti gli apparati elettronici, tagliare i capelli secondo lo stile di allora, mantenere la divisa e i dormitori in ordine, rispettare orari inflessibili.
Al termine del percorso, inoltre, i ragazzi saranno chiamati a sostenere l’esame per l’ottenimento della licenza media di fronte alla commissione costituita dai loro professori. Il loro giudizio finale, oltre a tener conto dell’esito dell’esame, comprenderà anche i voti ottenuti durante il corso di studi e la condotta generale tenuta dallo studente durante tutta la permanenza in Collegio.
Sin dalla prima settimana, mentre si rivelano immediatamente le fragilità e i caratteri più difficili di alcuni studenti, l’ufficio del Preside vede un viavai che non fa presagire niente di buono.
Fanno parte del corpo docente: Paolo Bosisio (Preside), Andrea Maggi (Italiano ed Educazione Civica), Maria Rosa Petolicchio (Matematica e Scienze), Luca Raina (Storia e Geografia), Dario Cipani (Educazione fisica), David Wayne Callahan (Inglese), Diana Cavagnaro (Educazione musicale), Alessandro Carnevale (Arte), Lucia Gravante (Sorvegliante), Piero Maggiò (Sorvegliante)
Oltre alle gemelline abruzzesi, le altre studentesse sono: Alice Carbotti, Beatrice Cossu, Ginevra Pirola, Giulia Mannucci, Jennifer Poni, Nicole Rossi, Noemi Ortona.
Studenti: Elia Libero Gumiero, Esteban Frigerio, Evan Nestola, Francesco Michael Gambuzza, Gabriele De Chiara, Matias Caviglia, Riccardo Tosi, William Carrozzo, Youssef Komeiha.
Il set del programma è anche quest’anno il Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco, in provincia di Bergamo. La struttura, nata nel 1579 per volontà di San Carlo Borromeo, funzionava come collegio maschile e femminile e come istituto scolastico per i semi-convittori e per gli studenti esterni. Erano presenti circa 1.000 studenti di cui 700 vivevano all’interno. Tra gli studenti più noti ci fu anche Papa Roncalli.
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